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Rifiuti: Polverini scrive a Clini, dieci anni di omissioni e rinvii (2)

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Cronaca

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(Adnkronos) - ''La Regione Lazio - prosegue la lettera - ha preso atto di quanto su esposto e ha constatato la materiale inerzia della Provincia di Roma, alla quale , ai sensi dell'art. 197 comma primo, lettera d) del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., compete 'l'individuazione, sulla base delle previsioni del piano territoriale di coordinamento di cui all'articolo 20, comma 2, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ove gia' adottato, e delle previsioni di cui all'articolo 199, comma 3, lettere d) e h), nonche' sentiti l'Autorita' d'ambito ed i comuni, delle zone idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti, nonche' delle zone non idonee alla localizzazione di impianti di recupero e di smaltimento dei rifiuti'". "Considerate, pertanto, le coincidenti e persistenti inadempienze delle due Amministrazioni competenti, la Giunta regionale, che aveva gia' adottato il Piano di Gestione Rifiuti, in data 19 novembre 2010, nel quale erano contenute le ''informazioni sui criteri di riferimento per l'individuazione dei siti e la capacita' dei futuri impianti di smaltimento o dei grandi impianti di recupero, se necessario'', nonche' ''la promozione della gestione dei rifiuti per ambiti territoriali ottimali?.'' come stabilito dall'articolo 199, comma 3, lettere d) e h) del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., e' stata costretta ad esercitare il potere sostitutivo, producendo un documento chiamato ''Analisi Preliminare'', interno alla Regione Lazio, dove in via assolutamente iniziale e' stata valutata la compatibilita' di alcuni siti, desunti dagli archivi regionali, individuati come potenzialmente idonei, con i criteri di localizzazione dei siti di discarica e impianti stabiliti nella pianificazione regionale, allora adottata dalla Giunta Regionale''. ''Infatti, - spiega ancora la lettera - dovendo individuare, in via preliminare ed obbligata, causa l'esaurimento delle volumetrie disponibili nella discarica di Malagrotta, nonche' la procedura di infrazione comunitaria n. 2011/4021 gravante sulla stessa, uno o piu' siti atti a consentire la prosecuzione dello smaltimento dei rifiuti, in previsione della chiusura della nominata discarica di Roma, e' stato redatto il documento su richiamato che, come riportato a pag. 3 dello stesso, 'ha lo scopo di perimetrare, dal punto di vista della compatibilita' tecnico/amministrativa, alcune aree, meglio dettagliate in seguito, individuate in via preliminare quali potenziali insediamenti del nuovo sito di discarica, di proprieta' pubblica, a servizio dei Comuni di Roma, di Fiumicino, Ciampino e citta' del Vaticano, per lo smaltimento dei rifiuti urbani ed assimilabili, in ottemperanza all'art.7, comma 1, D.Lgs.36/2003, e con riferimento alla Circolare prot. GAB-2009-0014963 del 30.06.2009 del Ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio, posti dunque a dimora ''solo dopo trattamento, a meno che non si tratti di rifiuti inerti il cui trattamento non e' tecnicamente fattibile o non si tratti di rifiuti il cui trattamento non contribuisce a ridurre il piu' possibile le ripercussioni negative sull'ambiente ed i rischi per la salute umana, non risultando pertanto indispensabile ai fini del rispetto dei limiti fissati dalla normativa vigente'". (segue)

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