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Torino: cellulare 7 ore al giorno, segnalazione in Procura uomo malato di tumore (2)

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Cronaca

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(Adnkronos) - Nel maggio 2011 uno studio di un gruppo di 31 scienziati dell'Agenzia internazionale per la ricerca contro i tumori (Iarc) aveva individuato i campi elettromagnetici di radiofrequenza, cioe' quelli emessi dai cellulari, come possibili fattori cancerogeni: i telefonini erano stati inclusi nella categoria 2B, quella cioe' che comprende le sostanze ''potenzialmente cancerogene per gli individui'', la stessa in cui figurano i gas di scarico. Il rischio si riferiva alla contrazione del glioma, un tumore del cervello, e del neurinoma acustico, che riguarda l'ottavo nervo cranico e quindi interessa le funzioni dell'udito e dell'equilibrio, mentre non erano emerse evidenze per altri tipi di tumore. Lo studio era tuttavia limitato e le posizioni all'interno della comunita' scientifica sono variegate. In Italia il Consiglio superiore di Sanita', aderendo a quanto richiamato gia' dall'Organizzazione mondiale della Sanita', e' stato cauto e ha sottolineato la necessita' di ulteriori studi sulla questione, invitando tuttavia ad assumere alcune precauzioni: utilizzare auricolari e vivavoce, un maggior ricorso ai messaggi di testo rispetto alle telefonate, e un uso ridotto del cellulare da parte dei bambini.

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