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Rifiuti: Bicamerale 'assolve' Basilicata da ecomafie ma gestione puo' migliorare

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Cronaca

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Potenza, 18 mar. - (Adnkronos) - In Basilicata la criminalita' organizzata non ha messo le mani sulla gestione dei rifiuti e non ci sono riscontri sui temuti interramenti di rifiuti tossici. Ma la gestione pubblica puo' migliorare, incrementando la raccolta differenziata e riducendo il numero di discariche. E' il verdetto della Commissione bicamerale d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti che nei giorni scorsi ha tenuto una missione in Basilicata ''assolvendola'' dalle ombre che in questi anni hanno creato preoccupazioni circa presunti traffici di sostanze tossiche che sarebbero partiti dal Centro Trisaia di Rotondella (Matera), oggi Enea e nei decenni scorsi Itrec, centrale in cui si effettuava il ciclo nucleare uranio-torio. Un bel sospiro di sollievo per la Basilicata che qualche anno fa, a partire dal 2005, e' stata proiettata nel cono d'ombra che la vedeva come terra non piu' ''vergine'' bensi' addirittura ''cimitero'' di veleni e scorie. Il primo a parlare di questi scenari fu il pentito di 'ndrangheta Francesco Fonti che segnalo' un interramento - di cui si dichiara testimone - di decine di fusti tossici che anziche' essere imbarcati per la Somalia sarebbero stati sotterrati nelle valli della provincia di Matera. Mai nessun riscontro c'e' stato a queste dichiarazioni, nemmeno con l'uso dei georadar che captano i vuoti nei terreni. Lo stesso Fonti che parlava di una ''nave a perdere'', nave carica di fusti fatta affondare al largo di Maratea, sul Tirreno, scenario anch'esso mai riscontrato. (segue)

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