Beni culturali: Danti, per Opificio Pietre dure finanziamenti sicuri e continui
Cultura
Firenze, 19 mar. - (Adnkronos) - Un istituto di eccellenza assoluta, che riporta a nuova vita opere d'arte provenienti da tutto il mondo. E un istituto in cui, lavorando su capolavori di Vasari, Leonardo, Mantegna, Simone Martini, le tecniche dell'artigianato tradizionale si accompagnano agli ultimi ritrovati della tecnologia, come i microscopi ad alta definizione. E' questa l'impressione riportata dai membri della Commissione Cultura del Consiglio regionale, presieduta da Nicola Danti (Pd), i quali questa mattina hanno visitato la sede dell'Opificio delle pietre dure a Firenze. La visita e' stata programmata dopo che, alcune settimane fa, il soprintendente dell'Opificio Marco Ciatti durante un'audizione in Commissione aveva lanciato l'allarme sul rischio di disperdere, a causa di tagli e blocchi del turn over, un patrimonio del sapere unico al mondo. ''Siamo stati colpiti dall'alto livello di innovazione e di ricerca raggiunto dall'Opificio, che viene utilizzato nel lavoro quotidiano di restauro - ha spiegato Danti -. Io penso che l'istituto, piu' che di grandi finanziamenti sporadici, abbia bisogno di un flusso di risorse certo e continuo, che permetta a questa realta' di lavorare al meglio delle proprie capacita', con serenita' e al massimo dell'efficienza. Ed e' necessario sbloccare il turn over delle assunzioni, per non mettere a rischio la trasmissione di un patrimonio di conoscenze tramandato ormai da secoli''.