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Moda: Cisl, in Lombardia 564 aziende colpite da crisi a fine 2011

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Milano, 20 mar. (Adnkronos) - Non si allenta la morsa della congiuntura negativa sul settore della moda in Lombardia. A lanciare l'allarme l'Osservatorio congiunturale della Femca Cisl Lombarda, il sindacato dei lavoratori tessili, chimici e dell'energia, ricordando che sono 564 le aziende in crisi, 22.029 i lavoratori coinvolti (erano 19.250 a inizio 2011). Ad eccezione della cassa integrazione straordinaria, tutti gli ammortizzatori sociali sono in forte aumento: piu' del doppio i lavoratori in mobilita' (+111%), piu' del 90% quelli interessati da chiusure aziendali. E' la fotografia del settore tessile e abbigliamento a fine 2011, scattata dal I territori particolarmente colpiti in questa fase sono quelli con una storica presenza del settore, Bergamo e Varese (distretti del tessile e abbigliamento), Brescia (abbigliamento e calzature), Mantova (calzetteria), Legnano Magenta (con la zona di Parabiago distretto delle calzature) e in misura minore rispetto al passato, Como (distretto della seta). Complessivamente, inoltre, negli ultimi quattro mesi del 2011 in Lombardia 52 aziende hanno collocato in mobilita' 1.823 addetti ed hanno cessato l'attivita' 51 aziende con circa 2.000 lavoratori. Preoccupano infine, i primi segnali del 2012 con ulteriori e numerose perdite occupazionali. Le difficolta' piu' marcate, evidenzia ancora l'Osservatorio della Cisl, permangono nell'area del manifatturiero tessile, abbigliamento, con un accentuato aumento sul costo delle materie prime, su tutte lana e cotone, con le relative difficolta' di approvvigionamento, ma si evidenziano pesanti segnali di crisi anche nel comparto calzature e pelletterie. "Bisogna avviare al piu' presto - afferma Aldo Isella, segretario generale Femca Cisl Lombardia - tutti gli interventi previsti dalle politiche attive per il lavoro. E' indispensabile, in questo senso, un supporto specifico alla contrattazione aziendale o territoriale per il raggiungimento di piu' elevati livelli di competitivita' delle aziende, la formazione, la riqualificazione e la ricollocazione dei lavoratori licenziati dalle imprese in crisi".

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