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Acqua: De Girolamo, 48% dei toscani preferisce quella del rubinetto

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Cronaca

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Firenze, 20 mar. - (Adnkronos) - E' ormai vicina alla meta' della popolazione la quota dei toscani che beve regolarmente l'acqua del rubinetto. Secondo quanto risulta dalle indagini condotte dalle sette aziende del servizio idrico toscano, si puo' stimare che la percentuale di chi preferisce l'acquedotto e' arrivata al 48%, con un trend di aumento annuale del 2-3% ''che rappresenta un bel balzo in avanti rispetto al 40% che era stato rilevato nel 2009 e anche rispetto al 44% del 2010'', ha commentato Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana, nel corso di una conferenza stampa organizzata in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua (22 marzo), a cui le aziende toscane dell'acqua, Acque Spa, Acquedotto del Fiora Spa, Asa Spa, Gaia Spa, Geal Spa, Nuove Acque Spa, Publiacqua Spa, dedicano una serie di iniziative. Contemporaneamente scende il consumo di bottiglie di acqua minerale. Prendendo come base le rilevazioni dell'Istat si puo' stimare intorno al 60% la quota di famiglie toscane che acquistano acqua in bottiglia. Erano il 64% nel 2009. ''Ci troviamo di fronte a questo paradosso - ha spiegato De Girolamo - siamo in una situazione di grande incertezza non solo per gli investimenti, bloccati in attesa della definizione della nuova tariffa alla quale da poche settimane l'Autorita' per l'Energia e il gas ha posto mano, il ritardo per la depurazione, eppure la qualita' dell'acqua e' eccellente, come dimostra il fatto che sempre piu' cittadini cambiano le proprie abitudini e la preferiscono a quella minerale''. (segue)

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