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Lavoro: Pd Emilia Romagna, Governo riduce diritti e marginalizza sindacato

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Economia

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Bologna, 21 mar. - (Adnkronos) - "L'articolo 18 non e' l'ostacolo che impedisce la ripresa economica dell'Italia. Modificarlo nel modo proposto dal Governo Monti significa solo ridurre i diritti dei lavoratori e voler marginalizzare il ruolo del sindacato". Lo affermano in una nota congiunta i consiglieri regionali del Pd dell'Emilia Romagna Thomas Casadei e Antonio Mumolo. "Non si possono dire cose false per giustificare un provvedimento che nulla ha a che fare con la crisi economica" aggiungono i consiglieri Democratici, precisando che "a fronte del sostanziale depotenziamento dall'articolo 18, il Governo proporrebbe l'estensione alle imprese sotto i 16 dipendenti dell'istituto della reintegra in ipotesi di licenziamento discriminatorio e il limite di 36 mesi per la reiterazione dei contratti a tempo determinato. Ma queste norme - avvertono - esistono gia' nel nostro ordinamento". Secondo Mumolo e Casadei, insomma, "il tema dell'articolo 18 continua ad essere trattato con grande approssimazione e nei cittadini si sta creando la falsa impressione che in Italia sia pressoche' impossibile licenziare, come se questo, peraltro, fosse il modo per superare la crisi: una illusione fondata su un clamoroso errore". L'invito al Pd e' dunque a "non sostenere un provvedimento sbagliato nei contenuti e portato avanti con metodi sbagliati".

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