Palermo: candidato sindaco Dragotto, Orlando? espressione malapolitica
Politica
Palermo, 24 mar. - (Adnkronos) - ''A volte ritornano. Se Leoluca Orlando fosse protagonista di un racconto di Stephen King, questo sarebbe il titolo piu' azzeccato. La sua decisione di scendere in campo, infatti, e' l'espressione piu' orrifica della malapolitica, che non tiene conto della volonta' degli elettori, bensi' degli interessi di parte e dei giochi di potere''. Cosi' sul suo blog Tommaso Dragotto, candidato a sindaco di Palermo e fondatore del Movimento Impresa Palermo. ''Da un lato il portavoce nazionale di Italia dei Valori - prosegue - ha rigettato l'esito della consultazione popolare di centrosinistra, a cui hanno partecipato oltre 30.000 cittadini, che avrebbero diritto al rimborso, visto gli sviluppi; dall'altro ha dimostrato di essere in difetto di coerenza. Orlando - puntualizza Dragotto - si sta proponendo come 'il salvatore della Patria', tralasciando volutamente il fatto che se Palermo e' in uno stato pietoso e' anche per colpa della sua ultima amministrazione, durante la quale ha avuto luce quel precariato, poi rafforzato dalla sindacatura di Diego Cammarata, che sta mettendo sotto scacco Palermo''. ''Confido, tuttavia, - concluso il candidato sindaco - sull'andamento della recente storia elettorale di 'Orlando': sconfitto da Toto' Cuffaro nel 2001, da Diego Cammarata nel 2007 e nelle scorse primarie del centrosinistra 'a braccetto' con Rita Borsellino. Tre indizi che fanno una prova: i palermitani non vogliono ritornare negli anni 90 ma pretendono una svolta che metta in soffitta gli spettri del passato e che dia l'avvio ad un percorso che condurra' alla rinascita della citta'''.