Storia: Gramsci, spunta mistero su casa in cui abito' a Roma per due anni (2)
Cultura
(Adnkronos) - All'atto di trasferirsi da Vienna a Roma, nella primavera del 1924, e alla ricerca di un alloggio, in condizioni di salute ancora precarie, Gramsci, sottolinea il professore Biocca, non si rivolse all'organizzazione del suo partito ne' alla rappresentanza diplomatica dell'Urss. Tra le carte dell'archivio del Partito comunista d'Italia, conservato alla Fondazione Gramsci di Roma, Biocca non ha rinvenuto traccia di iniziative assunte dai comunisti romani per assistere il fondatore dell'''Unita''' al suo arrivo ne' corrispondenze tra i Passarge e il personale diplomatico russo. ''Gramsci segui' dunque le indicazioni e le informazioni fornitegli da altre persone nelle quali riponeva fiducia'', annota Biocca. Stabilendosi nel villino in via Vesalio e poi in via Morgagni, Gramsci protesse dunque, in primo luogo, la propria riservatezza e la propria salute. ''In casa Passarge avrebbe proseguito le cure intraprese in Russia e in Austria; avrebbe ottenuto i farmaci di cui aveva bisogno e richiesto, se necessaria, l'assistenza di sanitari in un ambiente familiare che Gramsci, con ogni evidenza, apprezzava'', sostiene Dario Biocca.