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Immigrati: Rete Radici, basta parlare di emergenza, ora si programmi il futuro

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Cronaca

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Reggio Calabria, 25 mar. - (Adnkronos) - ''Quest'anno e' andata bene, molte questioni sono state risolte, ma per il futuro smettiamola di parlare sempre di emergenza. C'e' il tempo di programmare per tempo la prossima stagione''. Alessio Magro fa parte del movimento Rete Radici, che si occupa del sostegno ai migranti impegnati nella raccolta degli agrumi nella piana di Gioia Tauro. La stagione agrumicola e' alla fine, molti africani che lavorano come stagionali stanno lasciando la Calabria. Due anni fa i migranti diventarono un caso dopo la rivolta di Rosarno. L'anno scorso, sulla scia della paura per quei fatti che sfociarono in atti di violenza e intolleranza, in pochi tornarono a raccogliere le arance. Quest'anno invece si e' registrata una ripresa delle presenze (circa duemila persone secondo Rete Radici) che ha riportato a interrogarsi sulla necessita' di assicurare un alloggio dignitoso ai braccianti di nazionalita' straniera. Dei siti in cui gli africani abitavano come abusivi nei mesi invernali, la fabbrica Rognetta e l'ex Opera Sila, e' rimasto poco. Il comune di Rosarno e San Ferdinando hanno predisposto delle aree in cui con la collaborazione della Protezione civile sono stati istallati dei container. (segue)

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