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Omicidio Rea: venerdi' prosegue processo, parti pronte a dare battaglia (3)

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Cronaca

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(Adnkronos) - Il caporalmaggiore dell'esercito invece, pur ammettendo la sua relazione clandestina, specificando pero' che non aveva alcuna intenzione di lasciare veramente Melania, si e' sempre dichiarato innocente rispetto alle terribili accuse che gli vengono mosse. Per due procure, inizialmente l'indagine e' stata condotta da quella di Ascoli Piceno e poi e' passata a Teramo per competenza territoriale in relazione al luogo in cui si sarebbe consumato il brutale omicidio, Parolisi, marito di Melania e padre di Vittoria, e' colpevole di omicidio pluriaggravato e vilipendio di cadavere. Parolisi non e' stato da subito iscritto nel registro degli indagati. L'avviso di garanzia infatti gli viene notificato il 29 giugno dello scorso anno, a piu' di tre mesi dall'omicidio della moglie Melania. L'arresto arriva invece quasi un mese dopo: a chiederlo sono il procuratore di Ascoli Piceno Michele Renzo e il sostituto Umberto Monti. A disporlo e' il gip Carlo Cavaresi: il 19 luglio Salvatore Parolisi viene arrestato. Da quel momento Parolisi non e' mai uscito di galera se non per andare al tribunale dei minori di Napoli per l'udienza per l'affidamento della figlia Vittoria. Ha chiesto tramite i suoi avvocati di poter attendere il processo agli arresti domiciliari, ma il gip glielo ha negato. Ora il destino del caporalmaggiore dell'esercito e' in mano ad un solo giudice che potrebbe comunque condannarlo all'ergastolo nonostante il previsto sconto di pena per chi sceglie l'abbreviato. Lo sconto infatti potrebbe essere relativo all'isolamento diurno, previsto in casi di reati gravi come questo.

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