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Musica: Marco Betta, flauti nelle scuole la impoveriscono

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Spettacolo

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Roma, 26 mar. (Adnkronos) - ''E' vero che i flauti nelle scuole danno una visione di impoverimento musicale, ma e' anche vero che molti insegnanti, soprattutto nei quartieri disagiati, combattono una battaglia in difesa della musica''. Lo afferma all'Adnkronos il compositore siciliano Marco Betta, ex direttore artistico del Teatro Massimo di Palermo, commentando l'affermazione del giovane direttore d'orchestra Andrea Battistoni a 'Che tempo che fa', secondo il quale lo scarso amore per la musica da parte dei giovani nascerebbe anche dai flauti usati nelle scuole. ''Non ho visto la trasmissione -spiega Betta- personalmente ho insegnato educazione musicale nelle scuole medie, in un quartiere difficile di Palermo, negli anni '86 e '87 e quindi porto una testimonianza non solo da compositore, ma anche da insegnante. Se e' vero che l'educazione musicale in Italia spesso puo' dare l'idea di essere un sussidio superfluo, e' anche vero che nei quartieri difficili ci sono professori che attuano un presidio culturale e non si limitano solo al flautino, ma diventano una presenza luminosa in difesa della cultura. Per questo non e' facile dare un giudizio sommario, perche' esistono colleghi che combattono ogni giorno affinche' la musica non sparisca dal tessuto connettivo''. Betta porta l'esempio della sua citta', e aggiunge: ''E' vero, come dice Battistoni, che bisognerebbe fare di piu', ma e' anche vero che ci sono delle realta' che vanno oltre quelli che sono i programmi istituzionali. Alcune scuole medie di Palermo, come la 'Leonardo da Vinci' e la 'Madre Teresa di Calcutta', hanno fondato un'orchestra e un ensemble strumentale, formati da ragazzi, che eseguono anche musica contemporanea. Gruppi che si sono esibiti nella stagione degli Amici della Musica di Palermo, dove hanno dato vita -conclude Betta- alla difficile partitura del 'Pollicino' di Hans Werner Henze''.

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