Mafia: Caselli, non delegare lotta solo a magistratura e forze ordine
Cronaca
Torino, 27 mar. - (Adnkronos) - ''Noi magistrati siamo notai del passato. Registriamo e ricostruiamo i fatti accaduti, ma spetta alla politica, che deve rivendicare il suo ruolo, trarre spunti dagli elementi dell'attualita'. Bisogna trovare unita' di intenti, non solo formale, come e' accaduto dopo le stragi di Falcone e Borsellino. Per questo e' importante che la Commissione sia stata votata dal Consiglio comunale all'unanimita': in democrazia non e' consentito dividersi sul contrasto alle mafie''. Lo ha sottolineato il procuratore di Torino, Giancarlo Caselli, intervenendo alla prima riunione della neo costituita commissione per la legalita' di palazzo Cicivo. Nella lotta alla criminalita' organizzata, ha poi aggiunto il magistrato, ''non si puo' delegare tutto alle forze dell'ordine e alla m agistratura: hanno un ruolo importante ma sarebbe sbagliato, e perdente, delegare tutto a loro, da sole non bastano. Ci vuole il coinvolgimento di altre responsabilita', di altre istanze democratiche, come la commissione creata dalla Citta' di Torino, in grado di valutare i profili non strettamente giudiziari utili a meglio definire il quadro della presenza e dell'articolazione mafiosa su un determinato territorio''. Caselli, infine, ha ricordato che tra i compiti fondamentali dell'amministrazione '' c'e' anche quello di vigilare sugli appalti. L'economia mafiosa riesce a penetrare come l'acqua: oggi la mafia e' liquida. E' una realta' presente in Italia, ma non irredimibile: si possono e si devono trovare gli antidoti''.