Ambiente: azione Greenpeace alla sede Enel di Roma
Economia
Roma, 29 mar. (Adnkronos) - Questa mattina attivisti del Reparto Investigazioni Climatiche di Greenpeace sono entrati in azione davanti la sede dell'Enel a Roma per denunciare gli impatti ambientali, climatici e sanitari dell'energia prodotta dall'azienda utilizzando il carbone. Tre attivisti si sono calati dal tetto lungo la facciata dell'edificio e hanno aperto uno striscione di oltre 70 metri quadri con la scritta ''Enel killer del clima'' sul quale e' rappresentata l'arma con la quale Enel commette molti dei suoi crimini ambientali: il carbone. Gli attivisti hanno poi transennato l'ingresso dell'edificio per marcare la "scena del crimine" e consegnato ai vertici dell'azienda un "avviso di garanzia" nel quale si ipotizza il "reato di grave danno ambientale, climatico e sanitario, reato di profitto indebito tramite danno sanitario e ambientale a persone ed ecosistemi". Con la sola centrale di Brindisi Enel scarica infatti sulla collettivita' danni ambientali e sanitari per 700 milioni di euro e ne intasca una cifra simile in profitti extra. "Oggi siamo entrati in azione nella sede istituzionale di Enel, nel quartier generale di un soggetto criminale, armato e determinato contro il clima per notificargli l'avvio di un indagine che i R.I.C. di Greenpeace hanno appena iniziato e che portera' alla luce, da qui ai prossimi mesi, tutti i reati e i misfatti connessi allo sporco business del carbone" dichiara Andrea Boraschi, responsabile della campagna Clima e Energia di Greenpeace.