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Sicilia: cartello associazioni boccia manovra, si aggrava crisi

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Economia

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Palermo, 29 mar. - (Adnkronos) - ''Esprimiamo un giudizio negativo sia sul metodo seguito per la redazione del Bilancio della Regione Siciliana e della legge di stabilita' - un metodo rimasto tutto interno alle forze politiche che ha escluso il confronto con le forze sociali rappresentative del mondo del lavoro - sia nel merito dei provvedimenti che non contengono una inversione di marcia in direzione dello sviluppo economico e della crescita del lavoro produttivo''. Lo dicono, in una nota, i vertici regionali di Confindustria, Cgil, Cisl, Uil, Cna, Casartigiani, Confartigianato, Claai, Agci, Confapi, Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Confcooperative, Legaccop, Uniccop, Confcommercio, Confesercenti, Ugl, che hanno promosso il primo marzo la 'marcia per il lavoro e lo sviluppo' dei 25.000 lavoratori ed imprenditori a Palermo. ''Nella manovra economica - prosegue la nota - manca una vera strategia funzionale capace di dare prospettiva alle imprese, ai lavoratori e ai disoccupati. L'attuale situazione e' giunta a un tale livello di emergenza da non consentire allo stesso Governo nazionale di non assumere una chiara posizione in funzione di supplenza alle istituzioni locali per spendere i fondi comunitari per lo sviluppo. Tale scenario di crisi, privo di un'adeguata strategia, si e' ulteriormente aggravato con l'imputazione coatta del presidente della Regione. Preoccupa il rischio di vedere ripiombare la Sicilia in una stagione recentemente gia' vissuta che appesantisce il quadro di incertezza''. ''Vista la gravita', la dimensione e la portata della crisi economica e sociale in Sicilia - prosegue la nota -, le forze sociali che hanno costituito il tavolo permanente 'salviamo la Sicilia' richiedono l'urgente avvio di una vera cooperazione istituzionale nel solco delle proposte di concentrazione della spesa e di sostegno alle azioni direttamente collegate agli obiettivi di crescita dell'economia e dell'occupazione".

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