Banda Magliana: Veltroni, confermate irregolarita' procedure sepoltura De Pedis (2)
Cronaca
(Adnkronos) - ''Ribadisco -aggiunge Veltroni- che per me De Pedis, come ogni cittadino, ha diritto ad una sepoltura dignitosa. Come gli altri. Non di meno, non certo di piu'''. Il ministro dell'Interno ha indicato ''dei nuovi documenti, 'pervenuti ieri' al Ministero. Secondo queste carte, del Comune di Roma, viene realizzata una clamorosa procedura. La famiglia De Pedis ottiene il 23 Marzo il permesso dal Comune per l'estumulazione del loro congiunto che dovra' essere poi trasferito ''nella basilica di Sant'Apollinare. Nello stesso giorno pero' chiede l'assistenza alla asl competente per trasportare il corpo 'nella Basilica di Sant'Apollinare Stato del Vaticano'''. ''Un mese dopo, il 24 Aprile, ottiene dal Comune di Roma l'autorizzazione dal trasporto di De Pedis addirittura 'da Roma a Citta' del Vaticano'. In tre documenti dunque -osserva Veltroni- la Basilica si trasforma progressivamente da se' stessa in 'Citta' del Vaticano'. E il Comune fa trasferire un cittadino romano, che non ne aveva diritto, in un luogo diverso da quello indicato nella prima autorizzazione. Perche'? E' evidente ora, grazie a questa lettera, che per questa incredibile decisione si sono aggirate leggi nazionali e alterate le procedure di autorizzazione locale''. ''Perche'? Chi lo ha fatto? Il Ministro, nella conclusione della sua lettera, fa una affermazione importante: la decisione 'di informare l'Autorita' Giudiziaria delle evidenze documentali emerse'. Chi, come me , ha fiducia nella magistratura sa che non sara' inutile. Se qualche passo in avanti si fa e' merito in primo luogo della famiglia Orlandi, di quelle trasmissioni televisive e di quei giornali che non hanno mai smesso di cercare la verita'. Lo si deve -conclude- anche se sono passati quasi trent'anni, al dolore di quelle persone, al sentimento di tanti cattolici e di cittadini che chiedono che il destino di questa ragazza sia conosciuto. Per questo, come per il caso Pasolini, non accetteremo di rinunciare alla verita'''.