Roma, incidente nella metro: 21 i feriti. Due persone incastrate tra le lamiere
È di 21 feriti il bilancio di un tamponamento tra due treni della linea B della metropolitana di Roma avvenuto nella stazione Eur-Palasport. Due persone sono rimaste incastrate tra le lamiere e i vigili del fuoco le hanno liberate. Le situazioni più gravi sono una claviocola fratturata e uno con sospetta frattura al bacino. Tutti sono stati trasportati in diversi ospedali per evitare sovraffollamento nel pronto soccorso. Guarda il video su Libero Tv Tamponamento - L'incidente si è verificato mentre un treno fermo alla banchina in direzione Laurentina stava per ripartire con semaforo verde. Il treno successivo è sopraggiunto tamponando il mezzo che era ancora fermo sulla banchina. Sul posto sono giunte le ambulanze del 118 che hanno provveduto a trasportare i feriti in ospedale e gli agenti del commissariato Esposizione che stanno cercando di capire l'esatta dinamica dell'incidente. Guarda le foto dell'orrore nella Gallery Feriti tattici - L'assessore alla Mobilità del Comune di Roma, immediatamente giunto sul posto ha parlato di "errore umano". "Ora va capita la dinamica, di certo è bizzarro", ha detto Guida Improta. "Sicuramente c'è stato un errore umano". "Ci sono parecchi contusi", ha aggiunto l'assessore alla Mobilita. "Mi risultano sono 12 feriti, ma nessuno è in codice rosso. Per il 118 sono 21 le persone soccorse? In queste situazioni ci sono anche i feriti `tattici'» ha concluso l'assessore. Il servizio della linea B è stato interrotto nella tratta Magliana, Eur, Laurentina. E' attivo un servizio navetta sostitutivo. La testimonianza - "È stata una scena da incubo, come quelle che pensi accadano solo nei film, poteva essere una strage. Non si può rischiare la vita così solo per andare al lavoro", ha raccontato un passeggero di uno dei due convogli al Corriere. Il drammatico precedente - Non è il primo incidente avvenuto su una linea metro capitolina: l'altro, ben più grave, è accaduto nel 2006 sulla linea A e perse la vita una trentenne, Alessandra Lisi. È il 17 ottobre 2006. Ore 9.20. Alla stazione Vittorio Emanuele della metro linea A si scatena l'inferno. Un treno proveniente da Anagnina e diretto a Battistini sosta alla fermata, scarica e carica passeggeri, quando viene improvvisamente travolto da un secondo mezzo che viaggia nella sua stessa direzione. L'impatto è tremendo: Alessandra Lisi, trentenne di Pontecorvo (Frosinone), perde la vita mentre sono 115 i feriti, di cui 5 codici rossi, 19 codici giallo, 91 codici verde. Due persone, un uomo ricoverato al Policlinico Umberto I e una ragazza giapponese portata al Gemelli, sono soccorsi in condizioni molto gravi. A questi si aggiungono altre 150 persone che sono andate successivamente in ospedale con mezzi propri, così il numero di quelli che hanno fatto ricorso a cure mediche sale a 265. Alessandra Lisi, originaria di Pontecorvo, era laureata in scienze statistiche ed impiegata a Roma. Come ogni mattina aveva preso la metro per andare a lavoro.