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Roma, il piano di Matteo Renzi: "Marino lascerà nel 2016, quando finirà il Giubileo"

Federica Villa
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Uno scivolone di qua e l'altro di là. Qualcuno a Roma, e tanti all'estero. Il sindaco della capitale, Ignazio Marino, continuerà a portare il suo titolo, fra una figuraccia e l'altra, fino alla fine del 2016, quando si concluderà il Giubileo. Poi, i romani torneranno al voto. A dirlo, secondo quanto riferisce Repubblica, è stato lo stesso presidente del Consiglio Matteo Renzi che ha chiuso la questione così: "A Roma si vota nel 2017. Prima non possiamo fare niente. L'Anno santo è praticamente cominciato". La squadra - Fino al 2016 Marino sarà affiancato dal prefetto di Roma Franco Gabrielli e dal nuovo commissario Pd della città, Matteo Orfini. Il sindaco avrà dunque un supporto per tutta la durata del Giubileo, altro nodo cruciale per la capitale. Anche se, dopo lo scandalo di Philadelphia e la rimbeccata del Papa in persona, Marino è indifendibile. Paolo Gentiloni non si esprime e lo stesso Orfini, che aveva sempre speso una buona parola per il sindaco, resta nell'ombra. "Basta dichiarazioni, basta interviste, basta video. A cominciare dal sindaco. Dobbiamo operare con i fatti, in operoso silenzio", è l'unica cosa che si è sentito di dire il commissario. Renzi si allontana - Intanto Matteo Renzi, presa la sua decisione, è tranquillo. Ha segnato la sua distanza dal sindaco perchè sa che sarà cruciale allontanare l'immagine di Mafia Capitale dal Pd per le prossime elezioni. Ma il premier ha anche evitato di gettare Roma nel caos con nuove votazioni. E poi, Renzi, fa lavorare Orfini che ha "chiuso ben 35 circoli democratici nella capitale". Del resto nel Pd su questo concordano quasi tutti: "Se qualche segnale positivo c'è, si vedrà presto". E intanto Marino resta dov'è.

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