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Baby squillo, si indaga sulle telefonate: vip, multinazionali e politici. E spunta un nome

Resta in carcere Sbarra, il rampollo capitolino "padrone" delle discoteche

Francesca Canelli
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Più di trenta pagine di tabulati telefonici, e cinque indagati ancora in cella. Questo il bilancio attuale della vicenda delle baby squillo, le ragazzine dei Parioli, studentesse di giorno e prostitute di notte. Da giorni i Carabinieri del Nucleo investigativo esaminano la provenienza di quelle chiamate, che legano a doppio filo le due ragazzine minorenni a clienti e sfruttatori. La maggior parte sono state fatte da società, multinazionali e aziende sperse in tutta Italia, altre dal telefono di donne che risultano all'oscuro delle chiamate, e che sono solo intestatarie della linea, sfruttata probabilmente da mariti e figli.  L'indagato - Un nome in particolare spunta nelle indagini, quello di Riccardo Sbarra. Come riporta il Fatto Quotidiano, un silenzio imbrazzato cala negli ambienti della Roma bene, quando si chiede di "Riccardino". L'uomo è attualmente agli arresti, e i Tribunale del Riesame ha respinto la richiesta di scarcerazione. Figlio di commercialisti, possessore di case, yacht, macchine di lusso. Organizzatore di festini, forse quelli in cui clienti e baby-prostitute si incontravano, attraverso una rete di contatti e "papponi" che organizzavano il tutto. Viene descritto come una persona arrogante, Riccardo Sbarra, che non era simpatico a molti. Non bello, ma dalle carte di credito inesauribili. Adesso l'uomo sarà chiamato a spiegare come, quando, perché, quante volte e con chi altro ha incontrato le minorenni. Intanto spuntano anche le prime testimonianze.  Le testimonianze - Un amico rivela che il problema, nel contribuire alle indagini, è che "molti di noi non ricordano realmente chi so' 'ste pischelle, a volte scherziamo perché il giorno dopo non ci ricordiamo il loro nome". Gabriella, anche lei in un giro di ragazze (maggiorenni), ammette di aver passato molte serate con Riccardo e gli amici: "Se pagava sempre lui? Non lo so, certo non io né le ragazze con me". Così le indagini si allargano, e si scopre un traffico sempre più inquietante di ragazze: potrebbero essercene molte di più, oltre le due ragazzine scoperte, loro amiche o conoscenti. 

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