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Lettere 'piccanti' di Byron

vendute a 310mila euro

Michelangelo Bonessa
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Una raccolta di lettere, talvolta piccanti, irriverentie impertinenti, di Lord Byron (1788-1824), indirizzate ad un suo intimo amico,l'ecclesiastico Francis Hodgson, è stata venduta all'asta da Sotheby's a Londraper 277.250 sterline (circa 310.000 euro), quasi il doppio della stima. “Ilrisultato d'asta è andato oltre le più rosee aspettative”, ha detto unportavoce di Sotheby's, che puntava ad incassare per le 71 pagine autografecomplessive, datate tra il 1808 e il 1821, tra 150.000 e 180.000 sterline. Lemissive, in buona parte inedite o mai studiate dagli esperti, indirizzate alreverendo Hodgson, un confidente del celebre poeta romantico inglese, sonoconsiderate, ha precisato il portavoce di Sotheby's, la più importante raccoltaepistolare di Byron messa in vendita negli ultimi trent'anni sul mercatoantiquario internazionale. Le lettere furono acquistate nel 1885 da ArchibaldPhilip Primrose, primo ministro inglese tra il 1894 e il 1895, e fino ad oggierano rimaste custodite nell'archivio della sua nobile famiglia. Nellacorrispondenza George Gordon Byron parla di una relazione sessuale con unagiovane domestica, a cui promise apertamente di non esserle fedele; sbeffeggiacon un nomignolo volgare il grande poeta britannico William Wordsworth(«Turdsworth», un gioco di parole tra Wordsworth e la parola gergale «turd»,ovvero «stronzo») e altri scrittori di fama; descrive con disprezzo popoliconosciuti durante i suoi viaggi in Europa, ad esempio i portoghesi («hannopochi vizi, eccetto i pidocchi e la sodomia»).

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