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Pallavolo, assolti i medici di Vigor Bovolenta: "Il fatto non sussiste"

Cruz Odelys
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"Il fatto non sussiste". Con questa motivazione, il giudice del tribunale di Forlì Giorgio Di Giorgio ha assolto i due medici finiti sotto processo dopo l'improvvisa morte del campione di pallavolo Vigor Bovolenta, stroncato da un malore cardiaco il 24 marzo 2012 mentre stava disputando, con la maglia della Softer Forlì, una partita del campionato di B2 sul campo di Macerata. Sul banco degli imputati, con l'ipotesi di reato di omicidio colposo, erano finiti un professionista cesenate che era in servizio al Medoc di Meldola ed un faentino che lavorava in un centro di Forlì. Si tratta dei medici che avevano rilasciato l'idoneità sportiva a Bovolenta per il 2011 e il 2012. Soddisfatte le difese, che ricordano come già l'autopsia chiarì che la morte di Bovolenta avvenne come conseguenza di una trombosi acuta con fibrillazione della coronopatia destra per grave aterosclerosi, non individuabile in sede di visita per idoneità sportiva. I familiari del campione di volley avevano revocato la loro costituzione come parti civili e sono già stati risarciti dalle assicurazioni con un milione di euro circa.

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