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Partita del cuore, la grande tristezza della rissa tra vip

Andrea Tempestini
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Il rapper Moreno è un «amico» della De Filippi, assai meno di Nedved. Se vogliamo, ricorda il piccolo Giovinco ma è più infame: ti fa il tunnel alla Partita del Cuore e non chiede scusa, anzi, aizza il pubblico come a dire «'A Pavel, chiudi le gambe bello de zio». Il biondino dal canto suo ha vinto il Pallone d'Oro nel 2003, mica pizza e fichi. Il rapper all'epoca aveva 14 anni e cantava «Le tagliatelle di nonna Pina». Capite bene che certi «affronti» non possono che essere bagnati col sangue (di Moreno). Se qualcuno pensa che si tratti di questioni patetiche, apra bene le orecchie: è così. Solo che esiste una legge non scritta nel calcio, persino alla Partita del Cuore: niente «cucchiai» ai portieri, niente tunnel ai Palloni d'Oro o a Pasquale Bruno. Se ti azzardi devi essere abbastanza cazzuto da affrontare le conseguenze del caso. Moreno si è preso la tranvata e - gli va riconosciuto - non ha fatto neanche troppa scena. Poi, certo, dobbiamo parlare del contesto. In sovraimpressione passava la scritta «Donate al 45509» e nelle case di 3,5 milioni di italiani succedevano le seguenti cose: Nedved faceva brutto a Moreno; Moreno si riparava dietro all'arbitro Rosetti; Giletti in versione «vi faccio far pace» portava via Moreno che nel frattempo si era accorto di non avere di fronte Kledi, bensì Nedved, e quindi indietreggiava ben volentieri; Ramazzotti e la sua panza si incazzavano con l'universo mondo; Bova faceva il figo; Barbarossa si rivolgeva alla panza di Ramazzotti intonando «panzone sapessi com'è bello il cielo a via Margutta questa sera». Questa mattina Eros si è vendicato su Instagram: «Mi hanno detto “ti ammazzo davanti a tutti”». Alla Partita del Cuore, non a El Alamein. Avete letto «un racconto triste». Anzi, amaro. Amaro Ramazzotti. di Fabrizio Biasin

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