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Sanita': Balduzzi, Patto Salute dovra' essere comprensibile a tutti i cittadini

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Salute

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Milano, 8 mar. (Adnkronos Salute) - Sul fronte sanitario, il governo Monti ha finora lavorato "in vista dell'appuntamento più importante di questa prima parte dell'anno, cioè il nuovo Patto per la Salute". Un documento che, secondo il ministro della Salute Renato Balduzzi, intervistato oggi da SkyTg24, non dovrà essere uno strumento 'riservato' agli addetti ai lavori, ma qualcosa di realmente vicino al cittadino-paziente. Il Patto per la Salute, spiega infatti il ministro, "non può essere un Patto solo fra Governo e Regioni, ma deve ovviamente allargarsi al Parlamento e alle categorie interessate, e deve essere qualche cosa di comprensibile per tutti i cittadini e gli utenti del Servizio sanitario nazionale". Chiamato a tracciare un bilancio a quasi 4 mesi dall'insediamento del 16 novembre scorso, Balduzzi risponde: "Abbiamo cercato di fare un indice dei problemi aperti in un Ssn che complessivamente funziona, ma che come le cronache tutti i giorni ci ricordano conosce momenti di inefficienza, spreco e cattivo funzionamento". Tuttavia, precisa il ministro, "nel nostro Paese c'è un grado molto alto di buona sanità, che naturalmente viene percepito meno". Secondo Balduzzi, "non per consolarci ma per essere realisti", in Italia "abbiamo una situazione in cui ci sono isole di cattiva sanità dentro un mare di buona sanità. Quindi da una parte bisogna fare in modo che la buona sanità sia conosciuta e anche riconosciuta, e dall'altra dobbiamo combattere senza esitazioni la malasanità". Quanto all'impianto del sistema sanitario italiano e alle prospettive future, specie alla luce del progressivo invecchiamento della popolazione e del conseguente aumento dei malati da curare, Balduzzi sottolinea come il Ssn sia già oggi un sistema intergrato pubblico-privato che "va fatto funzionare al meglio. Perché - dice - c'è una buona integrazione e una cattiva integrazione, c'è un buon privato e un privato che può essere parassitario, c'è un buon pubblico e c'è un pubblico che invece deve essere migliorato". Il tutto tenendo ferme e tutelando le "regole di universalità, globalità, accessibilità a tutti" del nostro Ssn" che è "uno dei vanti del nostro Paese". L'obiettivo è fare in modo che "queste parole così impegnative siano reali, e non solo delle 'etichette'".

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