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Sanita': FederAnziani, no a Imu che penalizza chi vive in case riposo

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Salute

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Roma, 28 mar. (Adnkronos Salute) - "Siamo sconcertati per la stortura introdotta dall?articolo 13 del decreto Salva Italia che costringerà gli anziani ricoverati in case di riposo pubbliche o private a pagare sugli immobili di loro proprietà l'aliquota prevista per le seconde case". A dirlo il presidente di FederAnziani Roberto Messina che boccia la nuova norma che trasforma le case di riposo in 'prime case' costringendo gli anziani che vi sono ricoverati, non per loro scelta, a pagare un?aliquota doppia sulla loro abitazione reale. Un paradosso che produce un costo pesante a carico dell?anziano: l?Imu infatti raddoppia quasi, passando dal 4 per mille al 7,6 per mille."Siamo senza parole per una misura tanto irriguardosa nei confronti di persone anziane sole e spesso non autosufficienti, costrette per carenza di assistenza a farsi ricoverare in Rsa o ospizi e a spostare la residenza nei luoghi in cui si va a vivere, e nei cui confronti ora viene decretata una sanzione del tutto incomprensibile", spiega il presidente di FederAnziani. "Ci rivolgiamo pertanto al Governo ? prosegue Messina - affinché elimini nel più breve tempo la stortura ristabilendo quell?equità di cui tanto si parla in questi tempi. In caso contrario gli anziani saranno costretti a rinunciare a stabilirsi nelle case di riposo o residenze sanitarie pagate dal cittadino in tutto o in parte, per farsi ricoverare direttamente in ospedale, con un costo di 800 euro al giorno per il Servizio sanitario nazionale".

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