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Uno spettacolo ‘suoni e luci' per scolpire le forme

Le tecnologie non invasive per il body contouring di ultima generazione sfruttano luce e radiofrequenza per eliminare ‘cuscinetti' e cellulite

Maria Rita Montebelli
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Per liberarsi dei cuscinetti di grasso e della cellulite oggi non è più necessario ricorrere alla liposuzione. Le moderne tecnologie dedicate al ‘body shaping' non invasivo, fanno altrettanto bene il lavoro. Lo prova anche il mercato, in crescita del 13% in oltre 90 paesi del mondo, in barba alla recessione. Due le macchine delle meraviglie: UltraShape e VelaShape. La prima utilizza un manipolo di ceramica rivestito d'argento, che emette onde acustiche (ultrasuoni focalizzati) che vanno a colpire il grasso sottocutaneo, ad una profondità controllata (in questo modo non si creano danni agli organi interni). Diversamente dalle altre tecnologie a ultrasuoni, UltraShape emette energia acustica in modo pulsato, e questo consente di controllare la temperatura della zona trattata e di far sì che il danno prodotto alle cellule adipose sia mirato, istantaneo e di tipo meccanico (non termico). Le cellule adipose, distrutte dagli ultrasuoni, rilasciano il loro carico di grasso (trigliceridi) nel fluido interstiziale che circonda le cellule; da qui questi ‘detriti' vengono rimossi al sistema linfatico e trasportati al fegato, che non fa distinzione tra il grasso che gli arriva dall'alimentazione e quello derivante dalla procedura estetica; in entrambi i casi il fegato si limita a processare questi lipidi e a metabolizzarli. I ‘fantasmi' delle cellule adipose (le membrane cellulari) invece vengono eliminati per fagocitosi dalle cellule ‘spazzino' dei tessuti. Questo trattamento è indicato per i depositi adiposi localizzati (i ‘cuscinetti') quali quelli su fianchi, cosce e addome. VelaShape è invece indicata per ridurre circonferenza e cellulite e per tonificare il tessuto cutaneo. Agisce attraverso la combinazione di diverse tecnologie: gli infrarossi e le radiofrequenze bipolari riscaldano i tessuti fino ad una profondità di 3 e di 15 mm rispettivamente; il riscaldamento agisce sulla matrice extra-cellulare, determinando un danno controllato delle fibre collagene e stimola l'attività dei fibroblasti, contribuendo così a ridurre la lassità dei tessuti e a migliorare l'aspetto della cute che appare più distesa e più tonica. Il manipolo di VelaShape inoltre massaggia i tessuti trattati meccanicamente e ‘aspirandoli' delicatamente. In questo modo migliora il microcircolo e il drenaggio linfatico. Queste procedure sono anni luce distanti dalla liposuzione, che rimane la tecnica numero uno alla quale si rivolgono le persone alla ricerca delle forme perdute. Ma forse non ancora per molto. I vantaggi delle tecniche non invasive, rispetto alla liposuzione, sono infatti evidenti: niente ricovero e niente edemi o lividoni  post-liposuzione. Il tutto naturalmente nella massima sicurezza, come dimostrano gli studi clinici che le hanno testate. (LARA VANNI)

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