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Storia (e cultura) del bergamotto' l'agrume più prezioso della Calabria

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Maria Rita Montebelli
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Si è concluso con successo il I Convegno Nazionale sul bergamotto incentrato sulla multifunzionalità dell'agrume più ‘prezioso' che racconta la storia e la cultura della Calabria: ‘Storie di bergamotto' il titolo (non a caso!) dell'evento, che si è svolto presso il Dipartimento di Agraria dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria, che l'ha promosso, insieme al Dipartimento di Programmazione nazionale e comunitaria della Regione Calabria. “Sono state giornate davvero ricche di spunti interessanti – ha dichiarato il professor Giuseppe Zimbalatti, Direttore del Dipartimento di Agraria dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria – durante le quali sono state affrontate numerose tematiche grazie alla presenza di importanti esperti del settore. Sono orgoglioso che il Dipartimento, con il sostegno del Dipartimento di Programmazione nazionale e comunitaria della Regione Calabria, abbia dato ampio spazio all'argomento, tema quanto mai attuale nella nostra regione. Oggi il messaggio che vogliamo lanciare è questo: abbiamo un prodotto multifunzionale e dobbiamo conoscerne tutti le potenzialità per fare rete”. Il primo giorno è stato dato spazio alle connessioni tra il bergamotto e la medicina: medici specialisti hanno sottolineato le sue proprietà antiossidanti contro l'ipercolesterolemia e iperglicemia, adducendo alcune evidenze scientifiche. Quali effetti benefici sul metabolismo? E' stato dimostrato che il bergamotto sia salutare perché contiene polifenoli, in concentrazione nettamente superiore, rispetto agli altri citrus; ha proprietà antiossidanti e antinfiammatorie e anticolesterolemiche. Può essere utilizzato nella prevenzione del diabete di tipo 2 o di altre patologie legate a sindromi metaboliche. Può contribuire alla prevenzione dei tumori e in ambito nutraceutico. Sono in corso studi sui ratti per dimostrarne l'efficacia. Il secondo giorno, i riflettori sono stati puntati sulla sua sostenibilità economica e ambientale. Dalla nutraceutica agli aspetti legati alla coltivazione, fino all'innovazione di prodotto. Si è partiti dalla presentazione di studi condotti sui succhi di bergamotto estratti dai frutti raccolti nelle diverse zone dell'areale reggino, da cui emerge che il succo di bergamotto sia ricco di molecole nutraceutiche, fondamentali per la salute dell'uomo. Di seguito i punti chiave emersi nella giornata: . Il bergamotto ha un asset green multifunzionale ed è testimonial della biodiversità: la coltura di bergamotto si concentra su circa 1200 ettari di superficie che si estende lungo la stretta fascia costiera della provincia di Reggio Calabria, procedendo dall'abitato di Villa San Giovanni, sul Tirreno, al limite con la provincia catanzarese, sul mar Ionio. . La distribuzione: le imprese si localizzano nei territori comunali di Reggio Calabria (16,7% delle superfici e 19,3% delle imprese), Condofuri (rispettivamente 15,3% e 19,7%), Brancaleone (14,1% e 7,7%), Melito Porto Salvo (11,6% e 8,5%), Bova marina (10,3% e 5,8%) mentre in altri 18 comuni le percentuali si attestano sotto la soglia del 10% per scendere sino a 5.000 mq. di un'impresa di Staiti. . L'impiego del bergamotto: il contenuto in vitamina C, in flavonoidi e in polifenoli fanno si che il succo di bergamotto svolga oggi un ruolo importante nella preparazione di molti prodotti sia nell'industria alimentare, cosmetica e farmaceutica. Essenza e succo di bergamotto trovano largo impiego nel settore nutraceutico e nella preparazione di prodotti per l'igiene e detergenti, di prodotti dolciari e bevande, anche se il prodotto di maggior valore commerciale è l'essenza, estratta dagli opercoli posti all'interno dell'epicarpo del frutto e costituita da circa 350 componenti, richiesta dall'industria profumiera per le peculiari caratteristiche di fissatore del bouquet aromatico e per il suo elevato grado di armonizzazione delle altre essenze contenute, esaltando le note di freschezza e fragranza. . Modello organizzativo vincente: in passato, i produttori erano ben tutelati dal Consorzio del Bergamotto, mentre il testimone è stato recentemente raccolto dall'UnionBerg OP. L'UnionBerg OP mira a garantire una produzione di qualità costante e prezzi stabili come richiesto dai clienti, per mezzo di una sorta di ‘ammasso volontario'. . Fonte di redditività per la Regione: il bergamotto rappresenta la voce che incide maggiormente sull'indotto economico regionale. L'efficacia della politica consortile politica è stata confermata dall'aumento dei volumi di vendita come appare dall'analisi del fatturato aumentato da € 401.000 nel 2008 a € 4.000.000 nel 2014. Purtroppo negli ultimi decenni la coltura del bergamotto ha avuto un calo notevole dovuto principalmente all'abbandono delle superfici coltivate. Molti impianti sono stati estirpati per fare posto a colture “più redditizie” che nel tempo non sono state tali. (LARA LUCIANO)

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