Fecondazione: nato da seme donato ritrova padre biologico grazie a Internet
Roma, 16 gen. (AdnKronos Salute) - Le nuove tecnologie mettono in seria crisi l'anonimato dei donatori di gameti. Grazie ad Internet il 34enne francese Arthur Kermalvezen, nato da una donazione di seme, è riuscito ha trovare il suo padre biologico in tempi brevi e a bassissimo costo. Kermalvezen, attivista per l'eliminazione della donazione anonima prevista in Francia, a settembre scorso ha riunito, insieme alla sua compagna Audrey, una decina di adulti nati da donazione anonima, per sottoporsi a un test salivare del Dna fai-da-te, acquistato on line in Usa (in Francia è illegale) a 99 dollari. La società statunitense a cui si sono rivolti permette, tra l'altro, di confrontare rapidamente, grazie a un sistema informatizzato, il proprio patrimonio genetico con quello di altri che hanno fatto lo stesso test i cui dati sono contenuti nel vasto database dell'azienda, come si legge sui media francesi. I risultati del test sono arrivati in meno di tre settimane, insieme al nome di un uomo, residente a Londra, con un profilo genetico vicino a quello di Kermalvezen. Dopo averlo contattato e in accordo con lui, l'attivista francese ha studiato l'albero genealogico, individuando l'unico parente che avrebbe potuto donare il seme. Sempre attraverso Internet ha così potuto rintracciare il suo padre biologico, un uomo di 70 anni, a cui Kermalvezen ha telefonato, simbolicamente, la sera di Natale. La storia è stata rivelata da Arthur e Audrey alla vigilia degli stati generali della bioetica, al via in Francia il 18 gennaio, per porre l'attenzione sul tema dell'anonimato della donazione e avviare il dibattito con lo scopo di abolirlo. I Kermalvezen puntano a dimostrare che con le nuove tecnologie il concetto è divenuto più labile e chiedono che, come già accade in altri Paesi, sia data alle persone nate da gameti donati la possibilità di conoscere i genitori genetici dopo i 18 anni. Si eviterebbero, secondo gli attivisti, alcuni rischi, come quello di matrimoni tra fratelli che non sanno di esserlo e quello di non poter essere informati di malattie genetiche scoperte dal donatore successivamente alla donazione.