Alternare la scuola e il lavoroObiettivo: realizzare ‘start up'
Negli scorsi giorni a Roma l'evento ‘Giovani imprenditori, start-upper e professionisti a confronto', durante il quale sono stati premiati i progetti di due alunni del liceo capitolino Mamiani
Si chiama ‘BeSmart! Young startupper competition', il nuovo progetto di alternanza scuola-lavoro per gli studenti delle scuole superiori promosso dalla facoltà di economia dell'università Cattolica presso la sede di Roma, conclusosi negli scorsi giorni con l'evento ‘Giovani imprenditori, start-upper e professionisti a confronto: come proporre e creare una start-up di successo?'. Nel corso dell'incontro conclusivo sono stati premiati i migliori progetti di alternanza scuola/lavoro sulla base di giudizi espressi da una giuria tecnica, composta dai docenti, e da una 'giuria popolare' composta dagli studenti della Facoltà di Economia: si tratta di due app, ‘Geff' e ‘Smart food', la prima facilita l'ideazione e organizzazione dei progetti di alternanza scuola/lavoro, la seconda agevola, in caso di scarsità di tempo e idee, l'arte e l'originalità in cucina. Entrambe le idee sono state proposte da allievi del Liceo Classico 'Terenzio Mamiani' di Roma.L'evento è stato aperto dal professor Domenico Bodega, preside della facoltà di economia dell'università Cattolica, introdotto dalla professoressa Manuela Macinati, docente di economia aziendale della facoltà di economia, e iniziato con l'incontro ‘Dall'idea imprenditoriale innovativa alla nascita della start-up: esperienze a confronto' al quale hanno partecipato tre giovani start-upper. Quindi, i giovani liceali hanno presentato, anche attraverso un breve video, le idee per la realizzazione di start-up, frutto del percorso formativo. Alternanza scuola/lavoro. Dal mese di gennaio al mese di marzo i liceali hanno affrontato in aula, con la guida dei docenti della facoltà di economia, i principali temi dell'economia e del management, declinati attraverso un approccio multidisciplinare, con grande attenzione all'apprendimento delle life skill, alle conoscenze di carattere economico, manageriale, psicologico, storico, sociologico, statistico e tecnico. In particolare gli incontri hanno approfondito i concetti psicologici del rapporto tra idea imprenditoriale e creatività, pensiero razionale e laterale; i temi storici dell'impresa italiana protagonista dello sviluppo economico e le nuove forme di organizzazione imprenditoriale; i temi economico-finanziari di budgeting e le modalità di finanziamento di un progetto imprenditoriale; i temi della gestione delle risorse umane con le ‘competenze trasversali' - leadership, team building, problem solving - e infine il piano di marketing, anche digital, per un'efficace strategia di comunicazione”. Le conoscenze acquisite e le esperienze sviluppate durante le 60 ore di attività hanno permesso agli studenti di mettere in gioco la propria apertura mentale e il proprio spirito imprenditoriale attraverso lavori di gruppo finalizzati alla progettazione di una start-up. Il percorso didattico ed esperienziale ha previsto una parte di formazione in aula e una parte in cui gli studenti hanno lavorato in gruppi di progetto. I lavori di gruppo sono stati finalizzati allo sviluppo di obiettivi, compiti e attività di volta in volta definiti con i docenti che hanno portato gli studenti a pianificare e presentare la loro business idea. Tutor dedicati hanno accompagnato e supportato queste attività nelle fasi più delicate dei lavori di gruppo. (MATILDE SCUDERI)