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Sfatiamo i luoghi comunisulla disfunzione erettile

Più della metà degli uomini over 40 soffre di questa condizione, che rappresenta un problema fisico e psicologico, ma sono troppo pochi quelli che si rivolgono ad uno specialista per parlarne

Maria Rita Montebelli
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In tutto il mondo giugno è il mese dedicato alla salute maschile, durante il quale si cerca dunque di accrescere la consapevolezza su patologie che molti uomini si trovano ad affrontare, ad esempio la disfunzione erettile. Si tratta di una condizione più diffusa di quanto di creda – o di quanto si voglia ammettere – poiché ne soffre più della metà degli uomini di età superiore ai 40 anni ne soffre. Ma il dato più preoccupante è che nove milioni di uomini italiani non si recano mai dall'urologo, solo il 10-20 per cento si sottopone a una visita preventiva e la maggior parte degli uomini attende, più o meno,5-6 anni prima di rompere il tabù e rivolgersi a uno specialista. In termini clinici, la disfunzione erettile viene definita l'incapacità, ricorrente o costante, di raggiungere e/o mantenere un'erezione adeguata a un soddisfacente rapporto sessuale. Comprensibilmente, un problema serio, sia dal punto di vista fisico che psicologico, ma che porta con sé tanti luoghi comuni da sfatare. Ne ricordiamo alcuni: La disfunzione erettile rientra nel normale processo di invecchiamento È comprovato che la disfunzione erettile sia anche correlata all'invecchiamento della popolazione maschile; non per questo, però, deve essere accettata come un elemento imprescindibile dell'età avanzata. Si tratta, infatti, di una condizione patologica che deve essere adeguatamente trattata, indipendentemente dal fatto che si presenti a 40 o a 90 anni. Soffrire di disfunzione erettile non corrisponde all'assenza di desiderio sessuale È possibile che alcuni uomini che soffrono di questa condizione evitino i rapporti sessuali nel timore di non riuscire a raggiungere o mantenere l'erezione. Tuttavia, la disfunzione erettile non rappresenta un indicatore di maggiore o minore desiderio sessuale; per questo il trattamento clinico è importante, per ripristinare le normali funzioni e garantire una sana vita sessuale. La disfunzione erettile  non è un problema di cui preoccuparsi Nonostante non sia sempre così, la disfunzione erettile potrebbe essere il segno di una patologia sottostante come il diabete o la cardiopatia. È accertato che nel 70 per cento circa dei casi, la disfunzione erettile si presenta prima di una malattia coronarica[i]. In particolare, negli uomini di età inferiore ai 45 anni, può essere un sintomo precoce di diabete non diagnosticate. Per questo, ai primi sintomi, è importante rivolgersi a un medico per accertare subito la presenza di ulteriori patologie. La disfunzione erettile si può trattare semplicemente con una pillola I farmaci da assumere per via orale rappresentano una prima terapia molto comune per il trattamento della disfunzione erettile, ma non funzionano allo stesso modo per tutti. Circa il 50 per cento degli uomini degli uomini con questa condizione ne interrompe frequentemente l'assunzione, o lamenta che la pillola non agisca adeguatamente. Va, inoltre, ricordato che gli uomini che assumono farmaci per patologie cardiache potrebbero non essere idonei al trattamento con terapie farmacologiche per la disfunzione erettile.Per fortuna, la scienza medica e – soprattutto - le tecnologie biomedicali hanno fatto passi importanti per questa problematica: oggi sono disponibili opzioni di trattamento alternative come le protesi del pene, che assicurano una soluzione funzionale permanente, e restituiscono ai pazienti il controllo completo delle erezioni.  (MATILDE SCUDERI)  Per ulteriori informazioni sulla DE e su tutte le terapie disponibili: www.edtreatments.com oppure www.edcure.org

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