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Sanofi presenta i risultatidello studio clinico Bright

L'insulina glargine 300 U/mL ha raggiunto l'endpoint primario sulla riduzione dei livelli di glicemia, risultando non inferiore rispetto a insulina degludec negli adulti con diabete non trattati precedentemente

Maria Rita Montebelli
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Presentati da Sanofi nel corso del 78° congresso dell'American Diabetes Association (Ada) ad Orlando, i risultati dello studio Bright, che hanno confrontato l'insulina a lunga durata d'azione Toujeo con insulina degludec nel trattamento di pazienti adulti con diabete di tipo 2 non trattati precedentemente con insulina. Toujeo è un'insulina glargine ad alta concentrazione di principio attivo (300 U/mL)  ed è anche un'evoluzione di quest'ultima, della quale costituisce un miglioramento, innanzitutto per la maggiore concentrazione, che facilita il trattamento dei soggetti fortemente obesi e che necessitano di molte unità di insulina. La nuova formulazione di insulina glargine è dotata anche di profili farmacocinetici e farmacodinamici distinti rispetto a quelli dell'insulina glargine convenzionale, con una durata d'azione superiore e il vantaggio di un volume di liquido da iniettare sottocute inferiore a quello della versione tradizionale. Nello studio Bright, Toujeo ha dimostrato un controllo della glicemia comparabile (Hba1c) rispetto a quello di insulina degludec, rispettivamente -1,64 per cento vs -1,59 per cento. Durante le prime 12 settimane di terapia - un periodo cruciale in cui pazienti e medici cercano di determinare la dose individuale di insulina più appropriata - Toujeo ha registrato un tasso di incidenza di ipoglicemie inferiore del 23 per cento e un'incidenza di ipoglicemia inferiore del 26 per cento rispetto a insulina degludec. Nelle successive 12 settimane dello studio, i due trattamenti hanno mostrato un'incidenza e un tasso di incidenza di ipoglicemie comparabili. L'incidenza di ipoglicemie in qualsiasi momento della giornata durante il periodo di trattamento di 24 settimane è risultata comparabile tra Toujeo e insulina degludec, rispettivamente 66,5 per cento e 69,0 per cento. "L'ipoglicemia è fonte di grande preoccupazione per le persone con diabete che stanno iniziando la terapia insulinica, in particolare nel periodo iniziale di aggiustamento della dose – ha detto Alice Cheng, professoressa associata di endocrinologia dell'università di Toronto e investigatrice principale dello studio - L'esperienza dell'ipoglicemia, in particolare in questo periodo iniziale di trattamento, può ridurre la fiducia di pazienti e medici, portando ad uno scarso controllo glicemico nel medio termine o, addirittura, a una sospensione del trattamento". (MATILDE SCUDERI)

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