Certezza della pena e controllicontro i troppi furti in farmacia
Nei primi 20 giorni di gennaio ben 5 farmacie romane sono state derubate dalle ‘bande del buco' che imperversano nella Capitale e che mirano non solo al denaro ma anche ai farmaci. Una situazione insostenibile come denuncia Federfarma
Farmacie romane nel mirino dei malviventi: solo nei primi venti giorni di gennaio sono stati messi a segno ben cinque furti in altrettante farmacie della Capitale, un fenomeno che ha visto un'escalation nel 2018 e non sembra diminuire. “Siamo veramente esasperati e amareggiati. Non si può più andare avanti così. Viviamo in un incubo continuo con il terrore, ogni mattina, di tirare su la saracinesca della farmacia e trovarla vuota. Anche stamattina sono stato svegliato dall'ennesima telefonata di una collega disperata perché vittima della banda del buco:della sua farmacia ha trovato solo le mura, il resto era stato rubato”. Parla così, con grande preoccupazione, Vittorio Contarina, vicepresidente di Federfarma e presidente di Federfarma Roma, che da anni denuncia la piaga dei furti e delle rapine che si susseguono senza sosta nelle farmacie romane. “È un vero incubo – prosegue Contarina - Nel 2018 le farmacie romane hanno subito 53 furti con scasso a farmacia chiusa, durante i quali sono stati rubati farmaci e casse automatiche. Ora il fenomeno ha una escalation con danni enormi per i colleghi. Mentre il fenomeno delle rapine risulta abbastanza sotto controllo, i furti esplodono. Si tratta di colpi eseguiti su commissione, in cui vengono sottratti farmaci. Servirebbe una squadra investigativa apposita per braccare questi malviventi”. “Il problema è gravissimo in tutta Italia, soprattutto nelle grandi città - conferma il presidente di Federfarma nazionale Marco Cossolo - Già nel primo mese del 2019 si contano decine di furti e rapine nelle farmacie di tutta Italia, in cui oltre ai soldi sono rubati anche i farmaci. Spesso si tratta di rapinatori seriali che prendono di mira lo stesso esercizio. È possibile, come dimostrano le indagini di alcune procure, che i farmaci rubati siano poi venduti all'estero. È necessario trovare rapidamente una soluzione. Le telecamere collegate direttamente alle stazioni delle forze dell'ordine non sono un deterrente sufficiente. Chiediamo a gran voce maggiori controlli e la certezza della pena e della sua applicazione per questi delinquenti”. (MATILDE SCUDERI)