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Vitamina A: ora è la nuova star della bellezza, ma attenti all'uso

Oltre al consolidato ruolo in medicina estetica per le sue proprietà anti-aging, sono state presentate nuove importanti applicazioni in campo dermatologico, ad esempio, per la cura dell'acne. Le ‘istruzioni d'uso' degli esperti

Maria Rita Montebelli
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Riflettori puntati sulla vitamina A, sostanza protagonista della cosmetica (e non solo) del 2019. Un interesse motivato dai benefici che questa vitamina può apportare all'organismo e per le interessanti frontiere che ha recentemente aperto la sua somministrazione sistemica. Ma attenzione a farsi ‘trascinare' dalla moda, perché anche le vitamine possono provocare effetti collaterali se assunte sconsideratamente. “Esistono due tipi di vitamine, quelle liposolubili e quelle idrosolubili – spiega Domenico Centofanti, specialista in Scienza dell'alimentazione, segretario nazionale Ansisa e vicepresidente della Società italiana di medicina estetica Sime – La vitamina A è una vitamina liposolubile, questo vuol dire che può accumularsi nell'organismo. Svolge una serie di funzioni molto importanti per il nostro sistema immunitario e per il metabolismo dell'osso e ha, inoltre, un'azione antiossidante che contribuisce al benessere della cute. Un uso sconsiderato di integratori contenenti vitamina A (ma anche altre vitamine liposolubili, la D, la E e la K, ad esempio) può creare, tuttavia, dei problemi di salute, come cute molto secca e fessurata, unghie e capelli fragili, gengiviti, irritabilità e astenia. Per questo motivo le integrazioni vanno seguite da un medico e consigliate solo se effettivamente servono”. L'azione della vitamina A è oggetto di numerosi approfondimenti all'interno del 40° congresso della Società italiana di medicina estetica (Sime) tenutosi a Roma, per il suo ruolo riconosciuto nell'ambito della medicina estetica e della cosmetologia, dove ben note sono le sue proprietà anti-aging: “Non dobbiamo dimenticare l'importanza dell'acido retinoico topico (vitamina A acida) nella cute invecchiata – ha spiegato Emanuele Bartoletti, presidente della Sime - Questa sostanza è un vero e proprio riprogrammatore cellulare che ha la capacità di riportare indietro i danni da invecchiamento cutaneo fotoindotto con un miglioramento incredibile del colorito della cute, della sua vascolarizzazione e delle rughe su di essa presenti. Un farmaco meraviglioso che nelle mani di un medico estetico esperto riesce a ringiovanire la cute in maniera radicale”. Interessanti gli sviluppi anche in un'altra branca medica, la dermatologia, dove di recente ha trovato nuove e importanti applicazioni. “Si può dire che la vitamina A abbia fatto la storia della dermatologia – afferma Giuseppe Alessandrini, dermatologo – e in particolare della cura dell'acne. Applicata topicamente su una pelle acneica questa vitamina è in grado di pulire a fondo i pori e regolare la produzione di sebo, poiché è tra le poche sostanze in grado di penetrare in profondità e in modo efficace nel derma, rinnovandolo e migliorandone sensibilmente tono e qualità”. Oltre alle formulazioni per uso topico esistono poi quelle per uso sistemico, impiegate nel trattamento di forme più gravi di acne, come quella cistica. “L'acne cistica severa è una patologia di origine infiammatoria – illustra Alessandrini – e se non viene curata in modo appropriato tende a lasciare delle cicatrici visibili sul viso e sul corpo. Chi ne soffre vede notevolmente peggiorare la propria apparenza fisica e quindi ha un forte disagio anche a livello sociale. La vitamina A somministrata per via sistemica è in grado di agire sul processo infiammatorio e tenere sotto controllo questa patologia, evitando anche i ‘segni' dell'acne. Recentemente questa formulazione ha trovato una nuova indicazione per un'altra grave patologia infiammatoria molto dolorosa: l'idrosadenite suppurativa (conosciuta anche come acne inversa) – prosegue – se la terapia viene intrapresa prima che l'infiammazione raggiunga gli strati profondi del derma il paziente ne ricava un immediato sollievo. Attenzione però: si tratta di farmaci che possono presentare effetti collaterali molto gravi, sono quindi da assumere sotto il controllo di uno specialista, che ne calibri attentamente il dosaggio”.

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