AbbVie: per il 3° anno consecutivo 1° pharma per reputazione in Italia
AbbVie, nel nostro paese da 70 anni, si conferma al primo posto nello studio ‘Italy Pharma RepTrak 2019' di ‘Reputation Institute' e supera la soglia che identifica i settori con una forte reputazione presso gli italiani
AbbVie si conferma come l'azienda del settore farmaceutico con la più alta reputazione in Italia e conquista anche quest'anno la prima posizione nello studio di Italy Pharma RepTrak 2019, condotto da Reputation Institute, società leader mondiale nella misurazione della reputazione aziendale. AbbVie mostra un profilo reputazionale complessivamente forte nelle sette dimensioni che concorrono a determinare il legame emotivo espresso dall'opinione pubblica verso l'azienda: prodotti e servizi di qualità, innovazione, ambiente di lavoro, correttezza e trasparenza, responsabilità sociale e ambientale, leadership, performance. “AbbVie per il terzo anno consecutivo si posiziona quale azienda del settore farmaceutico con la migliore reputazione in Italia e questo riconoscimento premia il nostro impegno continuo in innovazione e nelle attività di ricerca e sviluppo, che ad oggi coinvolgono solo in Italia più di 500 centri di studio. AbbVie è impegnata nello sviluppo di terapie innovative destinate al trattamento di alcune delle patologie più complesse in quattro aree terapeutiche prioritarie: immunologia, oncologia, virologia (epatite C) e neuroscienze. È fondamentale inoltre aver riportato risultati importanti anche per la responsabilità sociale, la leadership e la performance, aspetti chiave della reputazione d'impresa specie per un'azienda nata soltanto nel 2013”, ha commentato Fabrizio Greco, amministratore delegato di AbbVie Italia. Ad essere premiata è anche la continuità di una serie di iniziative volte a legittimare il ruolo sociale dell'azienda e la capacità di comunicare i diversi progetti di responsabilità d'impresa. AbbVie, infatti, ha realizzato iniziative a favore delle comunità locali e per la riduzione dell'impatto ambientale, dove ha conseguito risultati rilevanti che vanno dalla riduzione del 50 per cento dell'utilizzo dell'acqua di falda all'autoproduzione di oltre il 90 per cento del fabbisogno di energia, contando oltre l'85 per cento di rifiuti destinati al riciclo e zero inviati in discarica. A sottolinearlo è il nuovo direttore del polo produttivo di AbbVie Italia, Daniela Toia, che precisa: “Il nostro polo produttivo si contraddistingue per gli importanti risultati conseguiti in termini di riduzione dell'impronta ambientale ed efficienza energetica. Negli ultimi anni AbbVie ha investito in Italia oltre 100 milioni di Euro in qualità e innovazione. Un percorso di miglioramento continuo degli standard produttivi che ci permette di esportare i nostri prodotti in oltre 110 paesi nel mondo. Ci sentiamo tutti profondamente coinvolti in questi progetti e nelle ulteriori iniziative di responsabilità sociale che ci vedono impegnati in prima persona. Dall'iniziativa di volontariato aziendale Week of Possibilities, che coinvolge i nostri dipendenti nel supportare le associazioni no profit e istituzioni scolastiche del territorio impegnate a sostegno delle fasce più vulnerabili della popolazione, al progetto nelle scuole #Accendiamoilrispetto, un'iniziativa cui hanno partecipato ad oggi circa 10 mila studenti e che si propone di sensibilizzare gli studenti sulle tematiche del bullismo, cyberbullismo e, più in generale, sul rispetto nei confronti delle persone e dell'ambiente". AbbVie è un'azienda biofarmaceutica globale, basata sulla ricerca, incentrata sul paziente e fortemente orientata all'innovazione, con l'obiettivo di alimentare un flusso continuo di nuovi trattamenti. Nel 2018 l'azienda ha investito oltre 5,1 miliardi di dollari in Ricerca & Sviluppo e sono circa 9 mila i ricercatori in tutto il mondo. AbbVie conta circa 30 mila dipendenti a livello globale e distribuisce i suoi farmaci in oltre 175 paesi. In Italia, presente dal 1949 dapprima come Abbott, AbbVie conta circa 1.500 persone, di cui oltre 900 nel polo produttivo di Campoverde di Aprilia. Attualmente in Italia l'azienda è impegnata in 60 studi clinici e sono circa 500 i centri coinvolti, con importanti ricadute nel campo della ricerca. (EUGENIA SERMONTI)