Cerca
Logo
Cerca
+

Prossime iniziative e corsi del Besta Neurosim Center

Il team di Francesco Dimeco

L'evoluzione della professione del chirurgo grazie alle nuove tecnologie: al Besta Neurosim Center in corso uno studio sul profilo dei neurochirurghi di oggi e domani. L'importanza della formazione avanzata e continua in neurochirurgia

Maria Rita Montebelli
  • a
  • a
  • a

Le problematiche e le prospettive della formazione dei medici sono in evoluzione. Da un lato perché la medicina è diventata personalizzata e dall'altro perché si fa molta più ricerca e prevenzione. Inoltre le tecnologie stanno impattando in modo sostanziale sul cambiamento della professione del medico e sul rapporto medico-paziente in tutte le discipline. Per quanto concerne la professione dei neurochirurghi in pochi anni è avvenuta una vera e propria rivoluzione sia a livello tecnologico che scientifico, ma soprattutto a livello formativo e di aggiornamento professionale. Il Besta Neurosim Center ad esempio serve per la preparazione e l'aggiornamento dei neurochirurghi di tutto il mondo ed ha sede in via Celoria a Milano, è il primo centro per la simulazione e il training neurochirurgico in Europa ed il più equipaggiato a livello internazionale per quanto riguarda simulatori neurochirurgici all'avanguardia. Ha tra i suoi macchinari tra cui l'ImmersiveTouch che simula nella realtà virtuale un'operazione neurochirurgica o delle sue fasi specifiche che non richiedono l'uso del microscopio. L'ImmersiveTouch può essere utilizzato per pianificare interventi, così da definire meglio i tempi e i corridoi di accesso anatomici ad aree da trattare, e altre procedure sui pazienti come il posizionamento di derivazioni ventricolari esterne. Il simulatore offre la visione di immagini tridimensionali in grafica digitale, ed è un sistema altamente accurato per quanto riguarda il feedback visivo e tattile. “Prendendo ispirazione dal campo dell'aviazione, il nostro intento è quello di proporre un metodo rivoluzionario per il training delle nuove generazioni di neurochirurghi e di stabilire come raggiungere una performance di eccellenza in chirurgia, minimizzando l'esposizione del paziente ad ogni possibile rischio – dice Alessandro Perin, direttore scientifico del Besta Neurosim Center – I corsi che realizziamo sono inseriti nel CV europeo dei neurochirurghi ed il Centro è gestito dal professor Francesco Dimeco, direttore del Dipartimento di Chirurgia neurologica della Fondazione Irccs Istituto Neurologico Carlo Besta. Come direttore scientifico di tale centro sto realizzando uno studio, con il nostro team, che analizza inoltre il profilo dei neurochirurghi del presente e del domani anche dal lato psicologico ed umano con parametri scientifici. Quando si è in sala operatoria la cognizione del tempo è diversa, dettata dalle esigenze del paziente e dalla complessità del singolo intervento. Il tempo è come cristallizzato grazie alla concentrazione massima che il neurochirurgo mantiene con il suo team in sala operatoria. Sai quando entri, ma non sai a che ora finirai. Il nostro lavoro nasce dalla passione e sa asciugarti l'anima. Ti confronti con operazioni ad esempio nel nostro Istituto molto complesse di tumore al cervello o di altre patologie rare e la vita delle persone che segui, come neurochirurgo, diventa parte dei tasselli della tua esistenza personale. La Persona è rimasta però sempre al Centro in medicina, oggi come nel passato e così sarà nel futuro. Così è da noi, come in altri Irccs e centri specializzati, dove si è Centro di ricerca traslazionale ovvero si lavora dai laboratori di ricerca e con trial e progetti innovativi si arriva al letto del paziente, con una continua attenzione all'evoluzione della ricerca e delle tecnologie ad esse annessa. Anzi, siamo noi stessi, neurochirurghi e medici, oggigiorno, che, a volte, proponiamo soluzioni innovative a chi produce macchinari per noi, collaboriamo con spin off e start up, perché sappiamo comprendere ciò che si potrebbe o si vorrebbe poter fare meglio in sala operatoria e nel settore dell'assistenza medica”. Ci sono problematiche aperte quali i costi e la periodicità dell'aggiornamento e insieme nuove prospettive di formazione perché accanto alla formazione accademica c'è sempre di più la formazione tecnologica con simulazioni in 3D per le operazioni più complesse. “Per quanto l'innovazione possa modificare e rendere più precisa la nostra mano e i nostri occhi, però – conclude Alessandro Perin – la figura del neurochirurgo rimane al centro come essere umano”. (FABRIZIA MASELLI)

Dai blog