Credeva di chattare su Facebook con una ragazza. Fesso, così lo hanno lasciato in mutande
Capita quasi ogni giorno a chi frequenta Facebook di ricevere richieste di amicizia da misteriose ragazze, di solito molto avvenenti e con qualche amico già in comune. Di solito questi profili hanno poche fotografie e informazioni molto scarne, ma nel dubbio la richiesta viene accettata, con quella latente speranza che quella bella ragazza in bikini voglia attaccare bottone proprio con noi. È anche con questo metodo che i truffatori informatici riescono a prosciugare interi conti in banca, come dimostra l'arresto di quattro persone in Sicilia che sono riuscite a rubare circa 10mila euro dal conto online di un uomo di Roma. Il phishing - Secondo le indagini della Polizia postale, alla quale ha denunciato il furto di identità la vittima, i truffatori hanno agganciato l'uomo su Facebook con il profilo di utente con un nome femminile, ma a lui sconosciuto. In poco tempo, la vittima ha cominciato a chattare con la presunta ragazza e di lì a poco la conversazione è passata su Whatsapp. Con estrema facilità, i malviventi sono entrati in possesso sia del numero di telefono della vittima che dei suoi dati personali, presenti sul social, come data e luogo di nascita e indirizzo di posta elettronica. Sono riusciti così a chiedere e ottenere il duplicato della sim card abbinata al numero della vittima e accedere a diversi suoi profili online. Il furto - I truffatori sono riusciti ad accedere nella casella email della vittima, ne hanno resettato la password e con una rapida ricerca tra le email ricevute sono risaliti ai dati di accesso al conto corrente online. Una volta dentro, hanno spedito un bonifico indirizzato a un Iban intestato a uno di loro.