Uova contaminate, perché è un falso allarme. L'ultima eco-balla: i veri effetti sulla salute
Dopo i sette casi di contaminazione rilevati dai Nas e le conseguenti denunce non si fa che parlare di uova contaminate e di allarme per la nostra salute. Ma cos'è il Fipronil e quali sono gli effetti in caso di ingestione? Cerchiamo di fare chiarezza. Innanzitutto, spieghiamo cos'è questa sostanza. Il Fipronil - I veterinari spiegano che "il Fipronil è un insetticida da anni utilizzato in veterinaria per applicazione esterna contro gli ectoparassiti del cane e del gatto". L'Unione europea ne ha già da tempo valutato "l'efficacia del prodotto, la sua tollerabilità per gli animali e l'assenza di rischi apprezzabili per l'uomo che viene a contatto con gli animali trattati". Ergo, si trova nelle case di tutti quegli italiani che hanno animali domestici e contengono comunque (in ogni dose) una quantità di Fipronil superiore anche di 10 o 100 volte rispetto a quella individuata in un chilogrammo di uova. Detto questo, il Fipronil, secondo la normativa Ue, è del tutto vietato negli allevamenti e sugli animali da produzione. I rischi per la salute - Per l'uomo il rischio è davvero modesto visto che "per essere nocivo per gli uomini, deve essere assunto in grandi dosi, almeno 7 uova al giorno", afferma il comandante del Nas, il generale Adelmo Lusi. Infatti, specifica Luciano Atzori, biologo esperto in sicurezza degli alimenti dello studio Abr, "solo se la percentuale è più consistente e viene assunta in modo costante nel tempo, il rischio comincia a essere reale". Qualche numero - Viene considerata accettabile un'assunzione massima pari a 0,009 milligrammi di Fipronil al giorno per chilogrammo di peso corporeo. Al momento la concentrazione massima di Fipronil identificato nelle uova è pari a 1,2 milligrammi per chilogrammo di uova. I conti sono presto fatti: un adulto medio di 70 chili può quindi consumare fino a 7-10 uova contaminate al giorno (pari a circa 500 grammi) per restare comunque entro i limiti di sicurezza.