Chirurgia estetica, boom di interventi di ringiovanimento della vagina
Nell'infinita smania di un look giovanile e da copertina, è boom della chirurgia cosmetica: nel 2017 sono stati spesi 8,6 miliardi di euro (10,7 miliardi di dollari) soltanto per il materiale e le sostanze chimiche utilizzate nelle varie tecniche, praticamente quanto esporta annualmente il Costa Rica. I dati sono stati diffusi al Congresso dell'Imcas, assemblea annuale dei chirurghi e dermatologi estetici, che si chiude oggi a Parigi. Le tecniche più in voga sono le solite: togliere il grasso indesiderato dai glutei o dalla pancia, sostenere il seno o rifarsi il naso. Leggi anche: Filippo Facci e l'incubo di quella vagina Ma la nuova tendenza è un'altra e riguarda la sfera intima, la cosiddetta labioplastica, la tecnica per correggere le asimmetrie o l'eccesso di pelle nelle piccole labbra: è cresciuta del 23% negli Stati Uniti e del 45% a livello mondiale a partire dal 2015. C'è una richiesta "più forte che mai" per la labioplastica, "il ringiovanimento vaginale è la nuova tendenza e la procedura in più rapida crescita", ha confermato il presidente dell'International Society of Aesthetic Plastic Surgery, Renato Saltz. In calo invece l'ingrossamento del pene (- il 28%). In generale, nel 2016, l'aumento del seno rimane l'intervento più richiesto (il 15,8% del totale), seguito da liposuzione (il 14%), chirurgia delle palpebre (12,9%) e ritocchi al naso (il 7,6%). E l'Italia è tra i primi cinque Paesi con più interventi, dopo Stati Uniti, Brasile, Giappone e davanti il Messico (cinque Paesi dove sono stati realizzati il 41,4% di tutti gli interventi chirurgici a livello mondiale).