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Salute, la sveglia al mattino: perché puntarla troppo tardi può rovinarvi la vita

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Andrea Tempestini
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Siete ancora alle prese con la lista dei buoni propositi per il nuovo anno? Vorreste più soldi, ritornare in forma, meno stress e più salute, ma procrastinare è la vostra specialità? Sembra incredibile ma il segreto per conquistare ogni obiettivo sta nella sveglia. Così almeno pensa un vero e proprio esercito di persone, in aumento: la tendenza spopola anche in Italia e si diffonde sui social network. Tutto nasce da un libro, The miracle morning, di Hal Elrod (tradotto in Italia da Macro edizioni): l'autore è un californiano pieno di energie che a venti anni è stato dichiarato morto per sei minuti dopo un grave incidente e a cui avevano detto non avrebbe più camminato. Leggi anche: Alzheimer, quel grave legame con l'ansia Non solo ha recuperato, ma ha deciso di dimostrare al mondo che chiunque ha il potere di superare qualsiasi ostacolo e vivere una vita da sogno. LA TABELLA DI MARCIA Il suo metodo - a oggi sono 130mila i seguaci su Facebook nel gruppo ufficiale, circa 3mila quelli della community in italiano - è preciso e promette, anche in sei minuti al giorno, di cambiarti l'esistenza. Testimoniano l'efficacia delle regole dall'amministratore delegato al rappresentante, dal giocatore di football alla studentessa. I grandi manager si svegliano presto. La sveglia di Tim Cook, il ceo di Apple, suona alle 4,30 del mattino. Quella di Sergio Marchionne alle 3,30. Il capo di Virgin, Richard Branson, la punta alle 5. In Italia, pure Silvio Berlusconi ha svelato di svegliarsi molto presto, leggere i giornali, fare esercizio fisico. Matteo Renzi, da premier, iniziava a twittare alle 6,40 del mattino. Come si fa ad attuare il metodo Miracle Morning? Elrod parte da una constatazione: con giornate sempre più frenetiche, il tempo per la propria realizzazione personale si può trovare soltanto al mattino. Si svegliava alle sei per andare al lavoro, ha deciso di puntare la sveglia un'ora prima, alle 5. Facile? Per niente. I primi 21 giorni pure il guru racconta di aver fatto davvero fatica. Il consiglio è trovare un “compagno di responsabilità”: amico, collega o famigliare che condivida la voglia di uscire dalla mediocrità e cambiare. Primo passo, la sveglia quindi. Per non sgarrare bisogna trovare le motivazioni per abbandonare presto le lenzuola. Si può fare, promette Elrod, se prima di andare a dormire ci si convince delle ragioni per svegliarsi prima dell'alba. Un aiuto è spostare la sveglia fisicamente lontano dal letto: bisognerà alzarsi per spegnerla. C'è chi ha programmato l'accensione delle luci della camera da letto, chi ha impostato il riscaldamento un quarto d'ora prima. Appena in piedi, bisogna lavarsi i denti e spruzzarsi un po' d'acqua sul viso. Poi si beve un bicchier d'acqua e si indossa la tenuta d'allenamento. La doccia del mattino, infatti, è da guadagnare. Con un po' di esercizio. Per l'esattezza, si parla di sei “salvavita”. Primo: per ridurre lo stress e aumentare la consapevolezza, l'alba è il momento migliore per sfruttare il silenzio. Si può meditare, pregare, riflettere, o semplicemente respirare profondamente, a seconda delle proprie credenze. Per farlo, è utile impostare una routine precisa. Trovate un luogo tranquillo e confortevole per sedervi, sedete con la schiena eretta e le gambe incrociate, iniziate a concentrarvi sul respiro. Si può iniziare con cinque minuti al giorno per iniziare al meglio la giornata. Il secondo salvavita dopo il silenzio è chiamato “affermazione”. In pratica, ci si può concentrare per cinque minuti e anche mettere per iscritto su cosa desiderate davvero, perché lo volete, chi vi impegnate a essere per raggiungere i vostri obiettivi, cosa vi impegnate a fare per riuscire, magari con l'aiuto di citazioni o pensieri. Poi si passa alla visualizzazione di ciò che desiderate davvero: altri cinque minuti. Ecco quindi arrivare il momento dell'esercizio fisico. Elrod promette che incrementa l'energia e aumenta pure la fiducia in se stessi e il benessere emotivo. Camminare, correre, andare in palestra, praticare yoga o fare qualche esercizio in salotto: dipende dalle inclinazioni personali. Impiegherete almeno venti minuti. Finita la sessione di esercizi, si passa alla lettura. Il consiglio è di impegnarsi a leggere un minimo di dieci pagine al giorno. Non serve dedicarsi a “polpettoni” la regola, non importa se vi immegete nel Manuale delle giovani marmotte o nei Fratelli Karamazov: l'importante e leggere quello che interessa e quindi piace di più. Niente doveri, questo deve essere un momento di puro piacere. LA SCRITTURA Sesto salvavita, è la scrittura. Si può pure scaricare da internet un vero e proprio diario costruito apposta per il Miracle morning, o basta un'agenda. Cinque o 10 minuti vanno dedicati al mettere nero su bianco le proprie esperienze e pensieri. Se volete scrivere un libro, è il momento ideale. Se avete seguito alla lettera la tabella di marcia, avrete già impegnato almeno un'ora della giornata. E potete passare alla doccia e a vestirvi per andare al lavoro. The Miracle Morning, per chi ha meno tempo a disposizione, promette una routine anche di soli sei minuti. E dà poi consigli su cosa e quanto mangiare, come far sì che la routine mattutina resti divertente ed eccitante nel tempo, invita a personalizzare i trenta o sessanta minuti che si dedicano al metodo. Secondo l'autore basta tener duro per trenta giorni e poi la vita cambia. All'inizio si sentirà la stanchezza ma dopo qualche settimana raccoglierete i benefici di questo “sacrificio”. Provare per credere. di Giulia Cazzaniga

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