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Sopracciglia, lo studio scientifico: è grazie a loro se non ci siamo estinti

Matteo Legnani
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E se il segreto della sopravvivenza della nostra specie stesse in un particolare apparentemente insignificante del nostro corpo come le sopracciglia? La teoria viene esposta sul sito The Conversation da Penny Spikins, archeologa delle origini umane all'Università di York. Quelle due sottili (più o meno) striscette di peli che stanno sopra i nostri occhi hanno la funzione pratica di impedire a sudore, acqua e polvere di finirci negli occhi. Ma la Spikins ritiene che nel corso della storia dell'uomo abbiano via via svolto una funzione crescente nella comunicazione tra esseri umani, sopratutto da quando, con l'evoluzione, l'arcata sopraccigliare che era assai più pronunciata nei nostri antenati come i Neanderthal, si è ridotta di dimensioni fino quasi ad appiattirsi e le sopracciglia hanno visto crescere il loro ruolo nell'esternazione di emozioni come l'aggressività, la comprensione, la compassione, la felicità e l'amore. Con un movimento di sopracciglia infatti, manifestiamo anche interesse sessuale. Interesse che porta – va da sé – alla riproduzione, quella sì vero atto determinante per la perpetuazione della specie. Leggi anche: L'ultima frontiera della donazione degli organi: il cervello

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