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Maltempo, Andrea Bergamasco: "Fenomeni estremi in aumento, nel Mediterraneo arriveranno i mini-uragani"

Cristina Agostini
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Il maltempo che da giorni sta flagellando l'Italia, dalla Liguria, al Friuli, alla Sicilia, è destinato a peggiorare. "Stiamo assistendo a una estremizzazione dei fenomeni atmosferici e marini. Il Mediterraneo si sta tropicalizzando", avverte Andrea Bergamasco, oceanografo dell'Istituto di Scienze marine di Venezia e del Cnr. "Novembre è sempre stato un mese critico dal punto di vista meteo. Ma i fenomeni recenti dimostrano che qualcosa è cambiato", spiega in una intervista a La Stampa. Leggi anche: "Non bere l'acqua dai rubinetti". Sciagura meteo e allarme salute L'aumento delle temperature degli ultimi anni ha delle conseguenze disastrose: "C'è più acqua in atmosfera, sciolta dai ghiacciai ed evaporata nell'aria. Più acqua equivale a più nuvole, che a loro volta creano più pioggia. La sempre maggiore differenza di temperatura tra aria e mare, poi, dà vita a venti più violenti. Da qui gli eventi estremi". Come le "bombe d' acqua, che sono la prima causa delle piene di fiumi e torrenti. Poi trombe d'aria ed esondazioni dei fiumi. Il tutto in un territorio come quello dell'Italia, ferito e maltrattato". E la situazione è destinata a un "peggioramento. Assisteremo a un aumento, in frequenza e intensità, di questi fenomeni dirompenti. In un futuro prossimo il problema più grande potrebbe essere quello dei cosiddetti medicane, mini-uragani favoriti dall'aumento di temperatura superficiale del mare. In passato di rado si arrivava ai 27 gradi, oggi vengono raggiunti più volte all'anno nei nostri mari. Ma ci saranno anche implicazioni sociali: le condizioni di vita nelle basse latitudini saranno sempre peggiori, innescando migrazioni verso quelle più alte". 

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