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James Watson, il premio Nobel che fa imbestialire gli scienziati: "I neri sono meno intelligenti dei bianchi"

Gino Coala
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Il biologo statunitense James Watson ha scatenato enormi polemiche dopo le sue dichiarazioni sulle differenze di intelligenze tra bianchi e neri. Lo scienziato, oggi 92enne, ha vinto il premio Nobel per la medicina nel 1962 per aver scoperto la struttura a doppia elica del Dna. Le scoperte di Watson hanno rivoluzionato la scienza moderna, ma le sue ultime dichiarazioni alla Pbs hanno fatto saltare i nervi alla comunità scientifica: "I neri sono  meno intelligenti dei bianchi - ha detto Watson - la verità è nel Dna". Leggi anche: Febbre, perché è meglio evitare gli antibiotici: cosa si rischia Già in passato Watson aveva ribadito la sua posizione: "Tra i due ceppi etnici - aveva detto - ci sono significative differenze genetiche, che si ripercuotono sul piano del quoziente intellettivo. I neri hanno capacità cognitive inferiori rispetto ai bianchi, dovuta a una particolare conformazione del loro Dna". Le ultime dichiarazioni del premio Nobel gli sono già costate il ritiro di diversi premi ricevuti nel corso della carriera. Nel mondo accademico è scoppiato lo scontro tra sostenitori e contrari, e non manca chi vorrebbe togliere allo scienziato anche il Nobel.

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