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Cani, tutta la verità sulla loro età: a sette anni sono già vecchi

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Matteo Legnani
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Il sentimento per i cani è lo stesso che nutriamo per i bambini, diceva Freud. Ma c' è una cosa che li rende diversi: i figli biologici invecchiano dopo di noi, gli animali molto prima. E troppo velocemente. Lo sa bene chi ha vissuto con loro, li ha accolti in casa da piccini, li ha visti crescere e pensato erroneamente che a un anno fossero ancora dei cuccioli. Invece, e purtroppo, non è così, perché tra i sei e i 18 mesi i cagnolini vivono l' adolescenza (periodo complicato e particolarmente movimentato proprio come quello dei nostri ragazzi) e tra i 12 mesi e i tre anni sono già adulti. E quindi, meno ribelli, ma ugualmente carichi di energia, più maturi e con tanta voglia di fare, di legarsi ai padroni e vivere per loro. Schopenhauer direbbe: chi non ha mai avuto un cane non sa cosa significhi essere amato. Se un anno di vita di un cane equivale a 15 dell' essere umano, a sette anni è come se ne avesse 47. E alla soglia dei 50, il nostro amico scodinzolante disgraziatamente inizia a invecchiare. Molto dipende anche dalla taglia e dal peso, oltre che dalla razza, tutti elementi che influiscono sugli anni che passano. Più è piccolo e leggero più le probabilità di una vita longeva aumentano. Insomma tra i sette e i 10 anni il cane anziano raggiunge la saggezza: si mostra più pacato (e riflessivo, oserei dire), anche se il fisico appare appesantito. È la fase in cui vive in simbiosi con il suo compagno umano. Ma è pure il momento in cui il pelo si ingrigisce e il fisico si indebolisce, inizia a sentire e vedere meno, a soffrire di dolori articolari e di altri problemi. Cominciano il suo decadimento e contemporaneamente i nostri patemi d' animo. Leggi anche: Emiliano Sala, la straziante attesa del suo cane: la foto scattatata dalla sorella è da brividi / Guarda "Io e Marley" -  Chi non ha versato un mare di lacrime davanti al film Io e Marley, quando il labrador protagonista del film diventa anziano, si ammala e alla fine muore? Marley è un cane dall' intelligenza vivace, come dicono spesso a scuola le maestre degli alunni più irrequieti, e soprattutto da cucciolo combina piccoli e grandi pasticci ogni giorno. A poco a poco entra a far parte della famiglia e con il suo carattere esuberante, sensibile e protettivo, conquista il cuore dei due bambini, arrivati in casa dopo di lui. E quando è il momento (brutto) di lasciarli, nessuno è pronto e tutti soffrono. Sono separazioni dolorosissime queste, dalle quali ci si riprende a fatica, lasciando un segno indelebile. Ecco perché i teneri scatti della fotografa Amanda Jones, all' interno del suo progetto "Come invecchiano i cani", ci emozionano. Coglie due momenti delicatissimi nella sua mostra la Jones: mette a confronto le foto dei cuccioli con quelle fatte dopo dieci anni che rappresentano la loro vecchiaia, dove mostrano il manto bianco, gli occhi stanchi e le zampe affaticate. Chiunque abbia vissuto l' esperienza di veder crescere il proprio cane, non potrà non commuoversi guardando questi musetti. L' artista si definisce una "dog photographer", in quanto ha dedicato parte della sua vita a questi meravigliosi animali da compagnia, come dimostra nel suo reportage "Ten Years - Faithful Friends Then & Now" (Dieci anni - Amici Fedeli allora come adesso). Racconta 30 storie attraverso i ritratti di splendidi golden retriever, alani, carlini e bulldog francesi, accompagnati dalle riflessioni dei cari con i quali convivono. Che si sono ritrovati a veder crescere in fretta le proprie bestiole. Tuttavia lo sguardo penetrante (impossibile da dimenticare) che ti arriva dritto al cuore, di quando erano cuccioli e volevano giocare giorno e notte, è lo stesso. Quegli occhi sembrano volerti dire: un cane non se ne fa niente di macchine costose, case grandi o vestiti firmati. Un bastone marcio è sufficiente. A un cane non importa se sei ricco o povero, brillante o imbranato, intelligente o stupido. Se gli dai il tuo amore, lui ti darà il suo. E resterà fedele fino all' ultimo respiro, fino all' ultimo battito di ciglia. di Daniela Mastromattei

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