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Stress, la sentenza dell'Oms sul burnout: i sintomi della sindrome di chi lavora troppo (o per niente)

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Gino Coala
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L'Organizzazione mondiale della sanità ha precisato che il 'burnout', lo stress da lavoro, rimane un "fenomeno legato al lavoro" che potrebbe portare alla ricerca di cure, ma non è da considerarsi una malattia. Il chiarimento arriva dopo che l'Oms ha dichiarato di aver "erroneamente" inserito il 'burnout' nella sua classificazione internazionale delle malattie (Icd) per la prima volta. Il portavoce dell'agenzia dell'Onu ha spiegato che il 'burnout' era in effetti già nella classificazione precedente sotto il capitolo "fattori che influenzano lo stato di salute". "L'inclusione in questo capitolo significa specificamente che il 'burnout' non è concettualizzato come una condizione medica, ma piuttosto come un fenomeno legato al lavoro", ha scritto in una nota ai media. Ha aggiunto inoltre che la definizione "è stata modificata alla luce della ricerche attuali". L'Oms definisce lo stress da lavoro "una sindrome concettualizzata come conseguenza di stress cronico sul posto di lavoro non gestito con successo". Sono tre le caratteristiche individuate: "Senso di esaurimento o debolezza energetica; aumento dell'isolamento dal proprio lavoro con sentimenti di negativismo o cinismo e ridotta efficacia professionale". Il 'burnout' si riferisce - secondo la classificazione - specificamente ai fenomeni nel contesto occupazionale e non dovrebbe essere applicato per descrivere esperienze in altri ambiti della vita. Leggi anche: Infarto, lo studio che spaventa le donne: perché hanno meno possibilità di salvarsi Lo stress da lavoro è una situazione che non deve essere sottovalutata "perchè può causare una serie di disturbi seri come per esempio la depressione e anche gli attacchi di panico". Lo ha detto all'AGI Paola Vinciguerra, psicoterapeuta e presidente dell'Eurodap associazione che si occupa proprio di studiare gli attacchi di panico, a proposito della decisione dell'Organizzazione mondiale della sanità di riconoscere, come sindrome, lo stress da lavoro. Vinciguerra spiega che lo stress da lavoro si manifesta come tutte le malattie che rappresentano uno stato di disagio psicologico, "un senso di minaccia, un senso di allarme, quindi i sintomi che vengono evidenziati più spesso sono l'insonnia, l'irascibilità, o, al contrario sintomi di natura opposta, come per esempio sonnolenza, la mancanza di energia, la mancanza di entusiasmo per qualsiasi iniziativa". In altri termini portano a un "distacco emotivo tra sè e la vita intorno". Si tratta quindi di sintomi molto spesso, spiega la psicoterapeuta "non cosi' evidenti, che arrivano lentamente. Molto spesso vengono giustificati da situazioni esterne invece di coglierne il significato più profondo e strutturale che è legato al fatto che sono le nostre sostanze chimiche, che riguardano l'umore, che si stanno alterando". Inoltre, in questi casi, specifica Vinciguerra, "negare il disagio psicologico è uno di quegli elementi che producono un aggravamento della malattia. è un atteggiamento che evidentemente nasce dall'avere un disagio psicologico con un giudizio negativo vissuto come segno di debolezza". La conseguenza di questa negazione, secondo la psicoterapeuta, "porta spesso alla conclamazione di una malattia più complessa che può arrivare ad essere anche una depressione ed anche attacchi di panico". 

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