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FaceApp, gaffe razzista: il filtro per rendere più belli sbianca i neri, la prova con Barack Obama

Maria Pezzi
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FaceApp è la app del momento. Vip o persone comune si divertono a cambiarsi i connotati: basta una foto e si può ringiovanire, invecchiare, cambiare sesso e connotati. Una moda più o meno intelligente. Il sito ilprimatonazionale ha scoperto però che può essere una applicazione insidiosa. Addirittura, protagonista di una gaffe "razzista". Molti utenti hanno sottolineato come il filtro “abbellente” avrebbe avuto sugli utenti di colore o asiatici una resa che li portava ad assumere dei tratti caucasici, schiarendo l'incarnato e sfinando il naso. Dopo le lamentele gli sviluppatori hanno provveduto a modificare il filtro. Il fondatore e Ceo di FaceApp, Yaroslav Goncharov, ha detto: “Siamo profondamente dispiaciuti per questo problema indiscutibilmente serio. È uno sfortunato effetto collaterale della rete neurale sottostante causata dal pregiudizio del training set, non un comportamento intenzionale”.  Leggi anche: Mara Venier, volto dolorante

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