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Ictus, perché mangiare carne: quanto rischiano in più i vegetariani, la ricerca a Oxford

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Gloria Gismondi
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In molti sono convinti che mangiare carne aumenti il rischio di problemi al cuore (oltre alle correlazioni delle carni rosse col tumore), eppure una ricerca condotta dall'Università di Oxford, svela che coloro che escludono del tutto dalla dieta alimenti di origine animale, hanno il 20% di possibilità in più di essere colpiti da un ictus. Secondo lo studio chi fa a meno di carne, uova e latticini, priva il proprio organismo di grassi "buoni", e vitamine protettive, in particolare la B12. Quindi, mangiare carne avrebbe, anzi, effetti benefici sul nostro organismo. La ricerca, condotta su quasi 20 mila adulti, è durata 18 anni. I medici hanno osservato che i soggetti vegetariani e vegani risultavano avere livelli più bassi della vitamina B12, la cui mancanza è direttamente legata al maggior rischio di ictus. Tuttavia, il dottor Tammy Tong, di Oxford, ha affermato che sono necessarie ulteriori approfondimenti, prima di modificare le linee guida dietetiche. Mentre dal canto suo, il dottor Stephen Burgess, dell'Università di Cambridge, ha preso atto dello studio di Oxford, e suggerisce quindi che "seguire una dieta vegetariana potrebbe non essere universalmente vantaggioso per la nostra salute". Leggi anche: Tumore al colon, preoccupante aumento dei casi Ogni anno in Italia i casi di ictus sono all'incirca 200 mila. Il 20% di questi non sopravvive, mentre sono 50 mila i casi che, invece, sono costretti a portarsi dietro gravi disabilità. Molti esperti hanno quindi preso di mira la dieta Mediterannea, da sempre osannata come una delle più sane, colpevole di essere troppo ricca di sale, carni, burro, formaggi e uova.

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