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Tumore a colon e retto, biopsia liquida: uno strumento decisivo nella prevenzione

Gloria Gismondi
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La biopsia liquida si rivela essere uno strumento molto efficiente per identificare i pazienti a rischio recidiva, tra quelli che si sono sottoposti ad intervento chirurgico per la rimozione del tumore del colon-retto. Questo è quanto emerge da uno studio francese, presentato al Congerro Esmo di Barcellona, condotto su 805 pazienti con tumore al terzo stadio. Leggi anche:Cancro al colon, la verità nelle urine: diagnosi e cura, una rivoluzione storica "In questo ampio studio prospettico - commenta l'autore della ricerca, Julien Taieb, dell'ospedale Georges Pompidou di Parigi - abbiamo confermato che la presenza di Dna tumorale circolante è un fattore prognostico indipendente nel tumore del colon-retto. Circa 6 pazienti su 10 risultati positivi resteranno liberi dalla malattia dopo chemioterapia adiuvante, contro otto su 10 di quelli negativi. Sappiamo che il Dna tumorale circolante nel sangue, rilevato appunto dall'ausilio dalla biopsia liquida, è un importante fattore prognostico, e potrà essere molto utile per analizzare i pazienti con tumore del colon-retto", ha concluso con ottimismo il ricercatore. 

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