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Coronavirus, "la medicina tradizionale funziona contro la polmonite". Il caso del decotto Qingfei Paidutang

Giulio Bucchi
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La risposta scientifica al coronavirus passa anche dalla medicina tradizionale cinese. A riferirlo una funzionaria della sanità di Pechino, Li Yu, secondo cui un decotto chiamato Qingfei Paidutang, usato nel trattamento di 701 casi confermati di contagio da Covid-19 in 10 diverse province del Paese, avrebbe portato alla cura e alle dimissioni di 130 pazienti. Erbe e "intrugli" da sempre nel mirino della scienza ufficiale, finiti sotto "processo" anche per lo stesso governo di Xi Jinping, avrebbe sortito dunque effetti insperati contro la polmonite virale nata nella città-focolaio di Wuhan.   Leggi anche: "In Italia non abbiamo gli anticorpi". La virologa Capua, allarme vero sul coronavirus La funzionaria ha rivelato che i sintomi sono scomparsi in 51 casi e sono migliorati in 268, mentre altri 212 sono rimasti in condizioni stabili. Il decotto è stato raccomandato alle istituzioni mediche a livello nazionale il 6 febbraio dopo l'analisi dei dati su 214 casi. Li Yu ha anche condiviso l'analisi e le statistiche dei casi con i dati clinici dettagliati, dato che il 94,6% dei 112 pazienti ha ripristinato la normale temperatura corporea, e l'80,6% dei 214 pazienti ha smesso di tossire dopo aver usato il decotto per sei giorni.

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