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Coronavirus, Roberto Burioni e il contagio in Lombardia: "Le conseguenze di un errore saranno irreparabili"

Cristina Agostini
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Roberto Burioni lo sostiene da quando sono state diffuse le prime notizie sul Coronavirus: per limitare i contagi è necessario l'isolamento. Non c'è altro modo in assenza di un vaccino. E ora il virologo lo ribadisce alla luce delle ultime notizie sull'uomo di 38 anni contagiato e ricoverato in condizioni gravi al Sacco: "E' l'unica cosa importante. Chi torna dalla Cina deve stare in quarantena. Senza eccezioni", avverte Burioni in un post pubblicato sul suo profilo Twitter. "Spero che i politici lo capiscano perché le conseguenze di un errore sarebbero irreparabili". E ancora: "Chiedo la quarantena da gennaio, spiace aver avuto ragione". Leggi anche: Coronavirus: positiva moglie incinta, ricoverato il collega. Infetto in Lombardia, brividi. Le dimensioni del contagio Perché con questo virus, continua, "non dobbiamo scherzare". "La sua minore 'gravità' rispetto, per esempio, alla Sars è un'arma a doppio taglio: meno rischio di morte per il singolo, ma, allo stesso tempo, maggior rischio di trasmissione. Il che equivale a dire che questo nuovo coronavirus è molto più pericoloso di quello precedente, perché molti più individui rischiano di essere infettati", scrive in una analisi pubblicata su Medical Facts insieme al collega Nicasio Mancini: "Il nuovo coronavirus può essere trasmesso anche quando i sintomi non sono ancora presenti, o lo sono in modo sfumato", sintetizzano gli esperti. "L'isolamento rigido sotto stretto controllo medico è quanto di più serio ed efficace possiamo fare in questo momento. Facciamolo. Continuiamo a farlo".

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