Milano, gatti contro piccioni
Il caso finisce in Tribunale
Bei tempi andati quelli della ‘gabbianella' e del ‘gatto'di Luis Sepulveda, quando una gabbiana in punto di morte affida il suo uovo aun micio, facendogli promettere che insegnerà a volare alla sua creatura equando tra i due nasce una splendida amicizia. Bei tempi, già. Da cartonianimati, aggiungerà qualcuno. Lontani da quanto sta accadendo a Milano, dove èin corso un contenzioso tra gatti e piccioni, finito addirittura in Tribunale. Lastoria è questa: c'è un gruppo di gatti randagi che vive nel quartiere Corvettodi Milano e viene accudita da anni da alcune anziane volontarie. La coloniafelina è ‘in rotta' , contrariamente aquanto accade di solito, non con i residenti della zona quanto con uno stormo dipiccioni che vivono nella zona. Motivo del contendere: le ciotole del cibo dei mici, letteralmente assaltate ognigiorno dalle centinaia di volatili che planano sul mangime, ben otto etti dicroccantini per gatti. Apriti cielo: i residenti della zona sono insorti: manon contro i gatti, quanto contro le volontarie, ree, a detta loro, di attirarelo stormo di fastidiosi piccioni, portatori di sporcizia e malattie. Il caso,dicevamo, è finito sui tavoli del Tribunale degli Animali di AIDAA di Milano: "Sitratta di una situazione piuttosto ingarbugliata e allo stesso tempo quasifantozziana per i poveri mici, che costretti spesso al digiuno sono ancheincolpati di attrarre verso il palazzo i colombi affamati – spiega LorenzoCroce, presidente dell'associazione AIDAA -. A parte l'aspetto curioso della vicenda come Tribunale degli Animali di AIDAA cercheremo di trovare la soluzione a questoproblema, trovando il modo di conciliare il diritto della piccola coloniafelina di vivere in pace, il diritto dei condomini di non aver fastidi dalla presenza degli animali senza però sacrificare i piccioni per i qualioccorrerà, se del caso, chiedere alle Autorità competenti un intervento perattuare una politica di controllo delle nascite attraverso la distribuzione dimangime sterilizzante. Invitando anche coloro che in qualche modo avvicinanocon il cibo, non certo quello dei gatti, i piccioni a ridurre la distribuzionedi mangimi che avviene in maniera forse indiscriminata in un vicino allevamento di pollame, e che chiaramente richiamanostormi di piccioni affamati".