Coronavirus, virologo Bassetti: "Perché è decisivo pulire spesso i telefoni"

martedì 3 marzo 2020
 Matteo Bassetti, direttore della Clinica delle malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova

 Matteo Bassetti, direttore della Clinica delle malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova

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"Gli smartphone possono essere un ricettacolo di tanti microrganismi, quindi anche del coronavirus". Questo l'allarme del virologo Matteo Bassetti che mette in guardia sui rischi a cui possiamo incorrere tutti i giorni. E così l'unica soluzione è quella "di pulirli per bene e anche più spesso, se si è stati in luoghi o spazi", a maggior ragione se si è stati in un luogo dove c'è stato un caso di coronavirus. Il direttore della Clinica delle malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, nonché presidente della Società italiana terapia anti-infettiva (Sita), all'Adnkronos lancia un messaggio ben chiaro. 

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"E' risaputo che il 90 per cento delle persone, soprattutto i giovani, non pulisce mai il proprio cellulare - prosegue -. Mentre basta poco: ad esempio il Vetril con un panno umido. L’alcol denaturato non è un disinfettante, ma un batteriostatico quindi non uccide i germi, li essicca temporaneamente. Se si vuole si può usare l'acol etilico al 70 per cento". Questo, secondo il virologo, l'unico metodo per eliminare completamente i germi. Il virus infatti può sopravvivere anche fino a 4 giorni sulle superfici (in base alla somiglianza con la Sars, che aveva questa stessa resistenza ndr).

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